Il mese di agosto registra il primo calo delle importazioni dalla Cina negli ultimi sei mesi, secondo il report Trade Data Monitor. Si tratta di una diminuzione del -10% in equivalente latte, con una contrazione significativa di Smp, siero e infant formula. Osservando i fornitori, è stata acquistata meno merce dagli Stati Uniti e dalla Ue, a beneficio della Nuova Zelanda che sta recuperando la quota di mercato persa in passato.

Cina: l’import, prodotto per prodotto

L’import di Wmp è diminuito del 3% ago.’23/ago.’22 a causa principalmente dall’assenza di merce proveniente dall’Uruguay, non completamente compensata dai maggiori volumi di prodotto neozelandese. Le importazioni di Smp, dopo sei mesi di forti aumenti, sono crollate al -36% ago.’23/ago.’22 e tutti i fornitori ne hanno risentito. Per quanto riguarda invece i primi otto mesi dell’anno, i valori restano positivi, soprattutto quelli relativi alla merce di origine neozelandese che hanno raggiunto un record; la domanda di prodotto Ue è ancora sulla via della ripresa, quella di prodotto australiano è in linea con i livelli dello scorso anno, mentre un minore interesse è rivolto all’Smp statunitense.
L’import di siero registra il secondo calo consecutivo dopo 11 mesi di crescita costante, trainata da una minor domanda di prodotto statunitense. Osservando i dati dei primi otto mesi dell’anno, la Ue (principalmente Polonia) e la Bielorussia hanno guidato l’aumento. Le importazioni di formaggio continuano a crescere, soprattutto di merce neozelandese, oggi con una quota del 63% del totale, che sta rubando quote di mercato all’Unione europea e all’Australia. L’import di burro, dopo il calo di luglio, ha registrato una forte ripresa in agosto a beneficio di tutti i fornitori. Il quadro dei primi otto mesi dell’anno rimane moderato, con una domanda più debole di burro neozelandese, mentre quella Ue si sta riprendendo dalla performance piuttosto deludente dello scorso anno.