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Terrepadane (1), arriva il commissario

Dopo questa ultima, incredibile (ma prevista) mossa del ministero delle imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, il finale sembra ormai scritto. Terrepadane, come già annunciato da Coldiretti, è stata infatti commissariata dal ministero. Ma non solo: il commissario incaricato di guidare il consorzio agrario che riunisce i territori di Piacenza, Lodi, Cremona e Milano è il piemontese Francesco Cappello, commercialista e revisore dei conti, presidente di Filiera futura (legata a Coldiretti). Inutile quindi la rielezione del giugno scorso, che aveva riportato alla guida del consorzio Marco Crotti e il suo staff. L’ente è stato commissariato fino all’autunno. Il mandato di Cappello, infatti, dovrebbe essere della durata di 75 giorni ed è finalizzato a fare chiarezza sulle elezioni del 2021, quelle da cui è iniziata tutta la diatriba. L’attuale consiglio d’amministrazione presieduto da Marco Crotti resta comunque in sella

Ovviamente non si è fatta attendere la reazione di Terrepadane che ha impugnato davanti al Tar il decreto di nomina del commissario ad acta Francesco Cappello, 52 anni, commercialista di Alba. Da Terrepadane sottolineano che è il terzo ricorso al Tar in questa vicenda, e il Tar di Parma deve ancora pronunciarsi sulla legittimità dell’invio del commissario da Roma: verdetto sospeso nel dicembre del 2022 in quanto questa nomina non era ancora avvenuta. Ora c’è, e il nuovo ricorso rimette in moto il procedimento. Anche se, certo, l’attuale governo sembra sposare in toto la causa di Coldiretti: far confluire Terrepadane nel suo Cai, Consorzio agrari d’Italia, in barba alla volontà dei soci storici di questo consorzio.

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