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Cina, riparte (piano) l’import dairy

Le importazioni dairy dalla Cina stanno gradualmente ripartendo per tutti i prodotti, secondo il report di Trade Data Monitor relativo ad aprile 2023. L’unica eccezione è rappresentata dal Wmp, che continua la sua traiettoria discendente ormai consolidata a causa dell’aumentata produzione nazionale e dei grandi volumi stoccati dalla Cina nei mesi scorsi. Bene invece l’import delle polveri magre. I volumi di Smp importati, infatti, sono aumentati del 46% nel confronto con aprile 2022. Oltre il 60% del prodotto è arrivato dall’Oceania, poiché sia la Nuova Zelanda che l’Australia stanno crescendo in maniera signifiicativa in questo settore, rispettivamente del +70% e del +58% nel confronto con lo stesso mese dello scorso anno.

Dopo un 2022 debole, anche le importazioni di siero stanno recuperando, nonostante il fatto che restino ancora notevolmente al di sotto dei volumi record fatti registrare nel 2021. Per questo prodotto gli Stati Uniti sono di gran lunga il principale fornitore. Ottime performance per l’import di infant formula che ha registrato la crescita mensile più importante dall’inizio del 2020: +31% apr.’23/apr.’22. In questo caso, grazie al lavoro degli ultimi anni e all’accreditamento presso le autorità cinesi, è ancora la Ue il primo fornitore, anche se la Nuova Zelanda sta conquistando sempre più quote di mercato. Basti pensare che, solo da inizio d’anno, è cresciuta del +39%. Le importazioni di lattosio, infine, continuano ad aumentare, +42% apr.’23/apr.’22. Per questo prodotto il 75% dei volumi provengono dagli Stati Uniti.

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