latticini
trasformazione & dintorni

Ue, export dairy ancora debole, anche se in ripresa. Bene il formaggio in Uk

In ripresa l’export dairy Ue anche se i volumi restano piuttosto contenuti, secondo il report Trade Data Monitor. In particolare, sono Smp, burro, formaggio e siero a registrare una buona crescita. Così come suono buone le notizie del primo trimestre relative ai flussi di formaggio verso il Regno Unito, che per la prima volta dal 2020, dopo Brexit, hanno superato la soglia delle 100mila tonnellate. A marzo, invece, si è verificata una contrazione dei volumi spediti negli Stati Uniti e in Giappone, scesi rispettivamente del -8% e -4% nel confronto con lo stesso mese 2022.

L’export Ue di siero continua la crescita grazie alla ripresa della domanda cinese, +51% mar.’23/mar.’22 e +28% se si considera l’intero trimestre genn-mar.’23/genn-mar.’22. Le esportazioni di Smp sono aumentate per il settimo mese consecutivo, +41% mar.’23/mar.’22, con l’Algeria che si conferma prima destinazione (+305% mar.’23/mar.’22 e +194% genn-mar.’23/genn-mar.’22, anche se il 2022 è stato un anno estremamente debole). Le spedizioni di burro di marzo sono ancora da stimare a causa di un errore nelle statistiche nazionali. Gli Stati Uniti importano sempre più burro Ue, addirittura circa il 90% in più rispetto al primo trimestre del 2022.

export ue

Per quanto riguarda le importazioni Ue, i volumi di burro si sono ridotti, con un calo del -26% mar.’23/mar.’22, ma si segnala una forte performance del prodotto neozelandese che rende positivo il risultato da inizio anno, +19% genn-mar.’23/genn-mar.’22. Per quanto concerne il formaggio, le prime due origini, Regno Unito e Svizzera, hanno spedito quantitativi inferiori quest’anno (rispettivamente -10% e -5% genn-mar.’23/genn-mar.’22). Il Regno Unito è il principale fornitore di Smp, ma sono i maggiori volumi provenienti dall’Ucraina a trainare la crescita nel primo trimestre (+253% genn-mar.’23/genn-mar.’22, anche se il 2022 è stato un anno molto debole.