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Assolatte commenta lo stop agli alimenti sintetici: “Fermare i cibi Frankenstein e tutelare il latte”

“Assolatte e tutta l’industria del latte sono dalla parte della natura e della filiera. Il sistema latte, solo nel nostro Paese, è fatto da oltre 30mila allevamenti, da migliaia di impianti che ogni giorno raccolgono, lavorano e commerciano prodotti eccezionali, ricercati in tutto il mondo. Un ‘organismo’ perfetto, tanto da essere al vertice del sistema alimentare italiano ed europeo, che va salvaguardato nell’interesse delle future generazioni”. E’ questo il commento di Assolatte alla notizia del divieto introdotto dal governo, in Italia, per la produzione e la commercializzazioni di cibo sintetico prodotto in laboratorio, con colture di cellule Ogm o tessuti animali coltivati in vitro, che impedisce “agli operatori del settore agroalimentare e a quelli del settore dei mangimi impiegare nella preparazione degli alimenti, bevande e mangimi, vendere, detenere per vendere, importare, produrre per esportare, somministrare oppure distribuire per il consumo alimentare alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati“.

Paolo Zanetti, presidente dell’organizzazione che raccoglie l’industria lattiero casearia, si focalizza anche sulle tematiche green: “Siamo al paradosso: da un lato ci viene chiesto di investire per rendere le nostre produzioni ancor più attente all’ambiente, dall’altro investitori senza scrupoli, col pretesto della tutela dell’ambiente, cercano di promuovere un prodotto che tutto è fuorché naturale, ed è quindi nemico dell’ambiente”.

Quella del latte è una filiera che, nel mondo, garantisce la sopravvivenza di 750 milioni di persone. Consumato a livello globale da 6 miliardi di persone, solo nel nostro Paese dà lavoro a centinaia di migliaia di famiglie. Un settore essenziale che, secondo Zanetti, i cibi sintetici mettono in discussione: “Vogliono appropriarsi dei valori del latte, della sua naturalità, della sua purezza. Dobbiamo arrestare questa corsa senza senso, fermare i cibi Frankenstein e tutelare il latte, che, lo diciamo da sempre, è un vero e proprio patrimonio mondiale di tutta l’umanità”.