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Ancora in calo lo spot, a febbraio. Tre paesi Ue chiedono l’attivazione della riserva agricola per sostenere il settore

Continua a calare il latte spot in Europa. Nel mese di febbraio il prezzo medio del latte bovino spot è stato di 54.75 euro/q.le, in calo di 1.56 euro/q.le rispetto a gennaio 2023 ma comunque superiore di 12.25 euro/q.le rispetto a febbraio 2022, secondo il report Milk Market Observatory.

In Italia il prezzo dello spot resta un po’ più alto: nel mese di febbraio 2023 il latte bovino si è assestato a 57.17 euro/q.le, confermando la quotazione del mese precedente, nettamente più elevata di quella del febbraio 2022: + 16.61 euro/q.le. Ed era da agosto 2021 che il prezzo medio del latte spot bovino in Italia non superava quello europeo.

Una situazione, quella del calo del prezzo del latte, che sta impensierendo operatori e istituzioni. Tre stati europei, Lettonia e Lituania con il sostegno della Bulgaria, invocano misure di emergenza e per questo hanno chiesto alla Commissione di attivare la riserva agricola per sostenere il settore, in una nota che sarà discussa al Consiglio Agricoltura in corso oggi. I due Paesi baltici spiegano di essere particolarmente colpiti dall’aumento dei prezzi dell’energia e dei mangimi. Allo stesso tempo, nella nota sottolineano che “il prezzo di acquisto del latte crudo è in costante calo e non mostra alcun segno di ripresa”, una situazione che colpisce in particolare le piccole aziende agricole. E’ per questa ragione che ritengono “essenziale” proporre misure di mercato a livello europeo, sulla base dell’articolo 221 del regolamento dell’Organizzazione comune dei mercati (Ocm). Inoltre, chiedono anche una revisione del prezzo di acquisto del latte scremato in polvere e del burro nel contesto dell’intervento pubblico sui mercati. Dall’inizio dell’anno, sono diversi gli stati che hanno già richiesto l’attivazione della riserva agricola, tra cui un gruppo di Paesi confinanti con l’Ucraina, che è pari a 450 milioni di euro per i 27 paesi dell’Ue.