Facilitare gli scambi e l’approvvigionamento alimentare dell’Egitto in un periodo reso già difficile dalla grave situazione internazionale, dalle tensioni sulla filiera mondiale e da quelle relative ai trasporti. E’ questo l’obiettivo dell’ennesima proroga notificata al Wto, l’ente mondiale per il commercio, dal governo egiziano, lo scorso 20 dicembre 2022, in merito all’obbligo di certificazione Halal per esportare nel paese il latte e tutti i prodotti lattiero caseari. L’Egitto ha infatti esteso fino al 31 marzo 2023 (data ultima di arrivo nei porti egiziani) il periodo di tempo durante il quale le importazioni di latte e prodotti lattiero caseari non accompagnati da un certificato Halal potranno entrare in Egitto.

Si tratta dell’ennesima proroga di un provvedimento annunciato dalle autorità egiziane già nel 2021, che aveva da subito suscitato molte preoccupazioni, in particolare per l’obbligo di utilizzo dei certificati rilasciati dall’ente Is Eg Halal. In origine, l’obbligo sarebbe dovuto scattare il 1° ottobre 2021 ma ha poi subito diversi rinvii, fino ad arrivare ad oggi, con ancora di tre mesi di moratoria.

In merito all’obbligo di certificazione Europa e America hanno chiesto, nel corso degli incontri con la delegazione egiziana, che la certificazione Is Eg Halal sia su base volontaria (almeno per i beni diversi dalla carne), e che possa essere poi il consumatore a scegliere, sulla base dell’etichetta, quale cibo acquistare. Anche perché la certificazione rilasciata da Is Eg Halal per le spedizioni che provengono da stabilimenti già certificati Halal da altri enti porta a maggiori costi per gli esportatori e, di conseguenza, ad un aumento dei prezzi finali dei prodotti offerti nel mercato egiziano, paese già alle prese con problemi di sicurezza alimentare aggravati dalla crisi internazionale. Motivo per cui il governo, dopo aver annunciato questa decisione nel 2021, ha poi continuato a rinviare l’entrata in vigore del provvedimento.