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Mercato: in Italia si rivede il latte estero. Ma la domanda resta debole. Giù la crema

Settimana di flessione prima del Natale, nel mercato dairy, quella appena trascorsa. L’aria di festa rende il lattiero caseario ancora più debole di quanto non lo sia già stato nelle ultime settimane, secondo l’analisi di Assocaseari. Si segnala l’arrivo in Italia, dopo diverso tempo, di latte proveniente dall’estero a prezzi assai bassi, con una domanda che resta comunque molto debole. Quasi inesistenti le vendite di latte e di crema, comunque a prezzi sempre più bassi. Bollettini Ue di burro in decisa flessione, polveri in calo. Sul mercato europeo, il latte praticamente non si muove per la mancanza di domanda; la pochissima merce trattata ha visto scendere ancora il prezzo, per il crudo anche sotto gli 0,50 euro/kg e per lo scremato fino a 0,20-0,22 euro/kg arrivo. Sul mercato nazionale latte crudo in calo, domanda praticamente inesistente; latte scremato venduto su contratti e molto raramente spot. Raccolta stagnante, più alta rispetto a ottobre ma allo stesso livello del dicembre 2021; titoli in ulteriore aumento, con livelli proteici molto alti, perfetti per la caseificazione.

Brusco calo per la crema di latte

Sul mercato Ue, la crema di latte è scesa bruscamente ed è stata scambiata anche a 2,20 euro/kg franco arrivo; poca disponibilità e domanda praticamente assente. Anche sul mercato italiano, panna nazionale di qualità trattata sotto il bollettino, richiesta molto bassa. Quotazioni ufficiali europee del Burro di centrifuga ancora in caduta libera. A Kempten crolla di 0,54 euro il minimo e di 0,50 euro il massimo, rispettivamente 5,10 e 5,30 euro/kg, media tedesca 5,20 euro/kg. La Francia scende di 0,155 euro, portandosi a 5,91 euro/kg, l’Olanda perde ulteriori 0,30 e va 5,15 euro/kg. La media a tre di questa settimana è 5,42 euro/kg e quella a due 5,175 euro/kg. Il burro di centrifuga a Milano, nella stessa settimana, quotava 5,75 euro/kg; oggi diminuisce di 0,30 euro, portandosi a 5,45 euro/kg.

Polveri, non si ferma la discesa dei bollettini

Anche i Bollettini europei del latte in polvere sono cedenti. Resta invariata solo la quotazione olandese dello scremato per uso alimentare. Anche il siero per l’uso alimentare tedesco resta invariato, quello per uso zootecnico diminuisce in tutti e tre i Paesi presi in considerazione.

Formaggi stabili in Italia. Ancora giù le commodity Ue

I Bollettini italiani dei formaggi la settimana scorsa sono rimasti invariati, tranne il Grana Padano che è aumentato di 0,05 euro a Cremona. Oggi a Milano sono aumentati il Pecorino Romano di 0,15 euro e l’Asiago pressato fresco di 0,10 euro. Sulle principali commodity europee prezzi in calo anche questa settimana, con offerta a volumi molto buona.