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Sovranità alimentare: il governo Meloni incassa il sostegno di Slow Food Italia

Ha destato grande polemica la nuova dicitura assunta dal Mipaaf dopo l’insediamento del primo governo Meloni. Il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali è diventato ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare. Ma non c’è molto di nuovo, in realtà, nel cambio di nome del dicastero, come dimostra il precedente d’Oltralpe, quando il presidente francese Macron ha optato per la denominazione “Ministère de l’Agriculture et de la Souveraineté alimentaire”, ora guidato dal ministro transalpino Marc Fesneau. E anche da questo lato delle Alpi, c’è chi brinda alla scelta. Si tratta di Slow Food Italia, come spiega la sua presidente Barbara Nappini, che evidenzia: “La sovranità alimentare è un diritto che riguarda tutti gli individui, quanto mai attuale oggi”. Ora sarà da vedere come il ministro Francesco Lollobrigida interpreterà il concetto e il nuovo ruolo assunto.

Che cosa è la sovranità alimentare: il sostegno di Slow Food Italia alla scelta del governo Meloni

Nel 2008, l’International Assessment of Agricultural Science and Technology for Development (Iaastd) – panel intergovernativo con il patrocinio delle Nazioni Unite e della Banca Mondiale – ha definito la sovranità alimentare come “il diritto dei popoli e degli Stati sovrani a determinare democraticamente le proprie politiche agricole e alimentari”. 

Ma questo concetto fondamentale è stato introdotto più di 10 anni prima da Via Campesina, movimento internazionale che coordina le organizzazioni contadine dei piccoli e medi produttori, dei lavoratori agricoli, delle donne rurali e delle comunità indigene dell’Asia, dell’Africa, dell’America e dell’Europa.

“La sovranità alimentare non è sinonimo di autarchia: è il diritto dei popoli a determinare le proprie politiche alimentari senza costrizioni esterne legate a interessi privati e specifici”, spiega Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. 

“È un concetto ampio e complesso che sancisce l’importanza della connessione tra territori, comunità e cibo, e pone la questione dell’uso delle risorse in un’ottica di bene comune, in antitesi a un utilizzo scellerato per il profitto di alcuni”.

Che cosa è la sovranità alimentare: sostegno di Slow Food Italia alla scelta del governo Meloni di cambio nome al ministero dell’Agricoltura di Francesco Lollobrigida .
Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia (Ph. Alessandro Vargiu)

“Un concetto quanto mai attuale oggi, che ci riguarda tutti”, conclude Barbara Nappini. “Non a caso da molti anni Slow Food si occupa di sovranità alimentare, supportando e promuovendo in tutto il mondo i sistemi locali del cibo, fortemente legati ai territori, basati sulle connessioni, sulle comunità, in grado di combattere lo spreco alimentare, di valorizzare la produzione di piccola e media scala e di proteggere la biodiversità. Sistemi di produzione a bassi input esterni e ad alto tasso di competenze, creatività e buone pratiche”.

Un inatteso alleato quello trovato dal governo Meloni con il pollice alzato di Slow Food Italia.