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Usa: cala l’import di formaggio, a giugno. La quota Ue scende sotto al 70%. E’ la prima volta dal 2017

Non del tutto positivi i dati delle importazioni dagli Usa, a giugno 2022, rispetto al mese precedente. Per quanto riguarda la quota di formaggio importato dalla Ue, infatti, nel primo semestre è scesa al di sotto del 70%, per la prima volta dal 2017, probabilmente a causa anche dei piccoli (in volume) ma significativi (in termini percentuali) aumenti delle spedizioni dal Regno Unito (+30%), Messico (+54%) e Marocco (da circa 0 a più di 1.000 Tons). Nel dettaglio, secondo il report Trada Data Monitor analizzato da Assocaseari, nel confronto con lo stesso mese 2021 l’import di formaggio è calato del 5%, pu mantenendosi in territorio positivo se si considera l’intero 2022 (+4%). In calo anche l’import di burro, che scende del -23% a giugno e del -1% da inizio 2022.

Usa: export molto positivo. Formaggio a +31%

Giugno è stato mese molto positivo per le esportazioni di prodotti lattiero caseari statunitensi. Il formaggio, segnando +31% giu.’22/giu.’21, ha raggiunto il suo volume di esportazione mensile più alto di sempre, battendo il record precedente stabilito nel marzo 2022 con oltre 2mila tonnellate. Il Messico rimane il primo acquirente, mentre la Corea del Sud ha aumentato l’import di formaggio statunitense del 43% giu.’22/giu.’21. Anche il lattosio ha registrato una domanda estremamente vivace, +42% giu.’22/giu.’21. La Cina ha importato il 73% in più di prodotto statunitense da inizio anno rispetto allo stesso periodo 2021 ed è attualmente di gran lunga la principale destinazione. Per quanto riguarda il siero, vi sono molti scambi transfrontalieri tra Stati Uniti e Canada: la maggior parte del prodotto importato in Canada è statunitense, mentre il 94% del siero acquistato dagli Stati Uniti ha origine canadese.