Lactalis acquisisce Ambrosi. Anche Emmi cede la sua partecipazione (25%) nell’azienda bresciana
Il gruppo Lactalis e la famiglia Ambrosi hanno siglato un accordo di cessione dell’intero capitale della Ambrosi Spa, l’azienda di Castenedolo (Bs) specializzata nella produzione, stagionatura e confezionamento di Grana Padano e Parmigiano Reggiano e di formaggi freschi. Il Gruppo francese Emmi, proprietario del 25% del capitale della Ambrosi, ha annunciato a sua volta la cessione della propria partecipazione a Lactalis. Ambrosi opera con oltre 430 collaboratori nel mondo, vanta un fatturato di 418 milioni di euro, nel 2018, e può contare su quattro stabilimenti e tre filiali estere, in Uk, Francia e Usa. Un’altra acquisizione nel settore dei formaggi duri Dop, dopo quella di Nuova Castelli. L’accordo prevede la conferma dell’attuale management, con l’obiettivo di accelerare ulteriormente la crescita internazionale dell’attività, ed è subordinato alle autorizzazioni da parte delle autorità competenti previste per legge.
Giovanni Pomella, amministratore delegato delle società del gruppo Lactalis in Italia, ha commentato l’operazione spiegando che “conferma l’interesse del gruppo a sostenere e sviluppare la filiera lattiero casearia italiana. Grazie alla forte capacità di penetrazione della rete commerciale internazionale di Lactalis, due formaggi eccezionali come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano potranno consolidare la loro presenza internazionale ed espandersi in nuovi mercati”.
Mentre Giuseppe Ambrosi, presidente di Ambrosi Spa, mette in evidenza i punti comuni fra le due aziende: “Dopo 80 anni di storia e di successi che hanno permesso al Gruppo Ambrosi di sviluppare le vendite dei propri formaggi in Italia e nel mondo, con una presenza in oltre 50 paesi, abbiamo scelto un’altra impresa familiare affidando a Lactalis lo sviluppo futuro dei formaggi Ambrosi. Questa scelta rappresenta la migliore garanzia di successo per i dipendenti del nostro gruppo e per i nostri prodotti. Prova di ciò è quello che Lactalis è riuscita a realizzare con la crescita del mercato della mozzarella, dimostrando di saper coniugare il rispetto delle tradizioni con lo sviluppo dei brand”.
Questa acquisizione mi preoccupa parecchio, in quanto da qualche anno stiamo assistendo alla concentrazione di marchi storici e di valenza mondiale sotto un unico gruppo, ciò ritengo possa minare i il libero mercato.