Paesi Bassi, è scontro sui piani per ridurre le emissioni di azoto. Vreugdenhil Dairy Foods: “Minano il futuro di un’industria vitale”
Le emissioni totali di azoto nei Paesi Bassi dovranno essere ridotte del 50% entro il 2030. Questo significa che non tutti gli agricoltori potranno continuare con le loro attività perché, secondo i piani, dovranno ridurre le proprie emissioni del 40%. Che si traduce in una diminuzione del 30% dei capi allevati nel Paese.
Ad annunciare l’iniziativa è il governo olandese che ha illustrato il nuovo Programma nazionale per le aree rurali che indica, per ogni area, quanto le emissioni di azoto devono essere ridotte entro il 2030. In alcuni casi si tratta del 12% ma ci sono 131 aree in cui la riduzione prevista è molto significativa. Queste province dovranno indicare entro il 1° luglio 2023 come intendono raggiungere gli obiettivi con misure per l’industria del bestiame, l’edilizia e il traffico. Ma, senza dubbio, sono proprio gli allevamenti l’attività cui è richiesta la riduzione maggiore perché secondo RIVM (Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente), questi sono responsabili di circa il 60% dell’inquinamento da azoto causato, nei Paesi Bassi, in aree naturali sensibili. Il governo olandese ha stanziato 24,3 miliardi di euro per affrontare questo problema e fornire aiuti finanziari agli agricoltori.
La vicenda sta ovviamente sollevando molte polemiche. Sul tema è intervenuto anche Albert De Groot (foto), ceo di Vreugdenhil Dairy Foods. “Gli ultimi piani del governo per ridurre l’azoto minano il futuro di un’industria vitale con un importante ruolo economico e sociale nelle aree rurali. I piani annunciati sono inauditi, irrealistici e indesiderabili e Vreugdenhil Dairy Foods li disapprova“.
In una nota diffusa in questi giorni, l’azienda spiega: “La filiera lattiero casearia olandese è in costante sviluppo per dare un contributo importante all’approvvigionamento alimentare nazionale e globale. L’allevamento svolge un ruolo essenziale nella cura e nel mantenimento del paesaggio e della cultura olandese. Negli ultimi anni, il settore si è assunto importati responsabilità nel campo dell’innovazione e in direzione di una maggiore sostenibilità. A questo sviluppo deve essere assegnato un ruolo importante e questo impegno riconosciuto nella discussione sull’azoto. Ciò significa che l’applicazione della tecnologia in stalla, nei mangimi e nelle misure di gestione deve ricevere una forte attenzione”. E ancora: “I Paesi Bassi sono già uno dei player lattiero caseari più sostenibili e innovativi al mondo. Vreugdenhil rivolge quindi un appello urgente alle autorità provinciali affinché collaborino con gli agricoltori e il settore“.
Vreugdenhil Dairy Foods produce latte in polvere per oltre 130 paesi in tutto il mondo, con un target che va dal consumatore all’industria alimentare, compresi cioccolato e gelato. Nel 2021, Vreugdenhil ha lavorato oltre 1,4 miliardi di kg di latte. La sede principale dell’azienda, che conta circa 500 dipendenti e diversi stabilimenti, è a Nijkerk.