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Parmigiano Reggiano sperimenta le etichette per il banco gastronomia con Esselunga e Basko

Come rendere riconoscibile la Dop al banco gastronomia fra i prodotti a peso variabile confezionati dal supermercato, per fedelizzare il cliente? Il Consorzio del Parmigiano Reggiano, insieme a Esselunga e Basko, ha messo a punto un progetto per tentare di risolvere questo annoso problema, molto sentito dai produttori di formaggi d’eccellenza, rendendo riconoscibile la Dop al momento dell’acquisto nel punto vendita.

Il Parmigiano Reggiano, come molti altri formaggi, può essere infatti acquistato a peso fisso (in questo caso l’etichetta è già presente sul packaging) oppure a peso variabile al banco gastronomia, dove è più difficile distinguerlo dagli altri formaggi a pasta dura. Per rendere il consumatore più consapevole, il Consorzio ha ideato un packaging system per valorizzare il prodotto tramite il logo e una serie di bollini corrispondenti alle principali caratteristiche del formaggio. Capofila di questo progetto, che prevede una seconda etichetta di forma triangolare che l’operatore deve attaccare sulla pellicola del formaggio in vendita al banco gastronomia, sono state Esselunga e Basko (Gruppo Sogegross).

L’etichetta (in foto) riporta il logo del Parmigiano Reggiano, la stagionatura, il claim ‘100% naturale, senza conservanti’. I dati del primo step sperimentale di queste etichette hanno evidenziato una crescita del tempo medio di attenzione dei consumatori al banco dei prodotti di peso variabile, passato dai 5 – 10 secondi senza etichetta a 10 – 20 secondi in presenza dell’etichetta.

Taglio, confezionamento e zona tipica: cosa prevede il disciplinare del Parmigiano Reggiano

Il disciplinare di produzione del Parmigiano Reggiano prevede che il formaggio debba essere tagliato, confezionato e grattugiato in zona di origine da soggetti autorizzati dal Consorzio e inseriti nel sistema di controllo da parte dell’Organismo incaricato (OCQPR). L’unica eccezione è che ai soli punti vendita è consentito tagliare e imballare direttamente la Dop per la vendita al consumatore finale. Tali operazioni possono essere effettuate partendo da materia prima certificata (forme intere di Parmigiano Reggiano o porzioni preimballate e certificate) e devono avvenire nello stesso luogo in cui il prodotto è venduto. Inoltre, l’etichettatura deve rispondere alla normativa vigente che riguarda i prodotti imballati sui luoghi di vendita su richiesta del consumatore o preimballati per la vendita diretta.