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La mostra di Enrico Robusti in fiera a Cibus grazie al Gruppo Brazzale

Il connubio tra arte e cibo fa capolino tra i corridoi di Fiere di Parma. Dal 3 al 6 maggio, in occasione di Cibus 2022, si potrà visitare la mostra di Enrico Robusti, gratuitamente aperta a tutti i visitatori della manifestazione presso il padiglione 4, balconata 1° piano. 

Quello fra Enrico Robusti e il Cibus è un incontro scritto nel libro del destino, o nel menù di un ristorante immaginario capace di fondere arte e cibo al più alto livello. Dunque, il pittore più mangereccio d’Italia, per giunta nato e residente a Parma, ha, grazie al Gruppo Brazzale organizzatore dell’evento, la sua vetrina nella fiera alimentare più importante d’Italia. 

Una mostra piccola (per numero di quadri) e però ricca (per dimensioni delle opere e spunti figurativi): un’abbuffata di colori, una rassegna di tele golose capaci di rappresentare un territorio, la Val Padana e l’intera Italia enogastronomica, che in tutto il mondo significa piaceri della gola.

Chi è Enrico Robusti e cosa rappresenta “La commedia della gola” in scena a Cibus

Enrico Robusti è nato a Parma nel 1957. La geografia ha nel suo caso un legame strettissimo con l’arte: se fosse nato lontano da Langhirano, da Felino e da Zibello, dagli epicentri del prosciutto, del salame e del culatello, i salumi così spesso raffigurati nelle sue tele, sarebbe un artista del tutto diverso. 

Il titolo “La commedia della gola” oltre all’evidente tema del cibo rimanda alla “Commedia umana” di Honoré de Balzac, uno dei riferimenti letterari dell’artista. Sia Robusti sia Balzac si esprimono attraverso un realismo visionario, con un’attenzione particolare verso la vita quotidiana, i rapporti personali, i riti sociali (nel nostro caso soprattutto gastronomici).

Il curatore della mostra, Camillo Langone (critico d’arte e ideatore del sito Eccellenti Pittori) sottolinea di Robusti lo stile espressionista, grottesco e prospetticamente ardito, che però si differenzia dall’espressionismo storico tedesco: “Nella sua opera la critica sociale è sempre innanzitutto autocritica. L’artista non fa il moralista, non giudica la società dall’esterno ma dichiara di farne parte. E così il vizio della gola diventa un peccato veniale e anzi un consolante edonismo”.

Robusti vanta un lungo e prestigioso curriculum con mostre in Italia e all’estero, fra cui spicca la partecipazione alla Biennale di Venezia del 2011. Hanno scritto di lui, fra gli altri, Federico Zeri, Vittorio Sgarbi, Gene Gnocchi ed Edoardo Camurri. Nel 2020 ha vinto, con il quadro “Made in Italy” presente in mostra, la sesta edizione del Premio Eccellenti Pittori – Brazzale, l’unico, fra i premi italiani d’arte, dedicato esclusivamente alla pittura.

Dal 3 al 6 maggio, in occasione di Cibus 2022, si potrà visitare la mostra di Enrico Robusti, gratuitamente aperta a tutti i visitatori della manifestazione presso il padiglione 4, balconata 1° piano.