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FrieslandCampina riorganizza la produzione: stop al sito di Rotterdam. Tagliati 150 posti di lavoro

FrieslandCampina ha avviato un percorso di ristrutturazione della produzione lattiero casearia, che porterà modifiche a tre stabilimenti nei Paesi Bassi e al taglio di circa 150 posti di lavoro. La cooperativa olandese sta infatti chiudendo uno stabilimento a Rotterdam e due torri di latte in polvere nel sito di Leeuwarden, il cui stop è previsto per maggio.

Il progetto di FrieslandCampina è quello di far confluire la produzione giornaliera di latticini freschi, prodotti oggi nello stabilimento di Rotterdam, in quello della città di Maasdam. La chiusura del sito di Rotterdam, prevista entro la fine del prossimo anno, vedrà il taglio di 142 posti di lavoro. Presso lo stabilimento di Leeuwarden, invece, 55 posti di lavoro su 750 diventeranno superflui. Le torri saranno chiuse a maggio. Allo stesso tempo, però, verranno aggiunti 40 nuovi posti di lavoro nello stabilimento di Maasdam, che attualmente impiega 267 dipendenti.

Roel van Neerbos, presidente del settore alimentare e delle bevande di FrieslandCampina, ha dichiarato: “Stiamo lavorando per rendere la nostra rete di produzione a prova di futuro e più sostenibile. Il nostro punto di partenza in tal senso è la transizione verso un portafoglio che soddisfi la domanda del mercato di prodotti più sostenibili e a valore aggiunto”.

Nel 2021, le entrate di FrieslandCampina sono aumentate del 3,2%, arrivando a 11,5 miliardi di euro (12,8 miliardi di dollari Usa). Al netto dei tassi di cambio, i ricavi sono aumentati del 4,3%, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi. I minori oneri di ristrutturazione, i segnali di ripresa dagli effetti del Covid-19 nel settore out-of-home in Europa e i migliori risultati del trading di materie prime della cooperativa hanno portato a un utile operativo in crescita del 32,5%, a 355 milioni di euro. L’utile è più che raddoppiato a 172 milioni di euro grazie ai minori costi di ristrutturazione e al miglioramento dei risultati dell’unità professionale della cooperativa – che serve una clientela professionale tra cui chef e fornai – e della sua divisione di commercio delle materie prime. Alla fine 2021, l’azienda impiegava poco più di 22mila dipendenti in tutto il mondo.