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Biologico: via libera definitivo dopo 13 anni. Ecco tutte le novità della legge

Arriva a conclusione, dopo 13 anni, il lunghissimo iter della tanto attesa legge italiana sul biologico: ieri, con 195 sì e 4 astensioni, il Senato ha infatti approvato definitivamente, in quarta lettura, la proposta di legge recante “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. Il testo, passato in prima lettura alla Camera dei deputati, poi modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati, ha ricevuto il via libera finale dall’aula di Palazzo Madama.

Il provvedimento, in particolare, fornisce strumenti per affrontare le sfide della nuova politica agricola, alla luce della strategia Farm to fork che prevede il 25% di agricoltura biologica e prevede l’istituzione di un marchio nazionale di agricoltura biologica, oltre ad un piano per le sementi e la certificazione, il fondo di sviluppo dell’agricoltura biologica, il sostegno alla ricerca, ai distretti di filiera, alla formazione professionale, la promozione degli accordi quadro e delle intese di filiera, e la delega al Governo per la razionalizzazione dei controlli. Tra i motivi di scontro il riferimento all’agricoltura biodinamica, eliminato dalla Camera in terza lettura.

In Italia il mercato del biologico vale oggi 7,5 miliardi di euro, tra consumi interni ed esportazioni. E la legge rappresenta un ulteriore incentivo, come spiega il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Francesco Battistoni: “Con l’approvazione della legge saremo in grado di dare un ulteriore impulso al comparto grazie alle novità introdotte, come il marchio biologico, la definizione giuridica dei distretti bio e la legge delega al Governo per la revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli. L’Italia è seconda a livello mondiale, dietro soltanto agli Stati Uniti, per prodotti biologici esportati”.