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Gli imprescindibili 2022 al Salon du Fromage: due gli italiani

12 “colpi di fulmine” su 117 formaggi iscritti. Svizzera e Francia a farla da padrone, ma l’Italia si difende con due eccellenze, sedendosi al tavolo dei primi della classe al Salon du Fromage, dove sarà Paese focus.

Sono gli imprescindibili 2022 della 17esima edizione del Salone del Formaggio e dei Prodotti Lattiero Caseari. Uno degli appuntamenti principe per il settore: attesissimo, andrà in scena da domenica 27 febbraio a mercoledì 2 marzo prossimi a Paris Expo Porte de Versailles, nella capitale francese.

Esclusivamente riservato agli operatori, il rendez-vous internazionale dei formaggi e dei prodotti lattiero caseari di qualità riunirà circa 300 espositori, tra produttori, fabbricanti di attrezzature per il commercio, prestatori di servizi e altro ancora, 8.500 i compratori provenienti da tutto il mondo attesi a Parigi.

Ma quali sono i prodotti selezionati da una prestigiosa giuria di professionisti come gli emblemi della nuova edizione della kermesse parigina? Ve li raccontiamo qui di seguito.

Salon du Fromage
16 esperti del settore hanno selezionato i prodotti imprescindibili del Salon du Fromage 2022

I migliori 12 prodotti al Salon du Fromage: quali sono e chi li ha scelti

Toma di capra, panna fresca, erborinato al vino passito e mirtilli rossi, capra tonka e Vermouth, yogurt bianco e molto altro ancora. Ecco i 12 “colpi di fulmine” dell’omonimo concorso lanciato nel 2016, che premia i migliori prodotti partecipanti, secondo precisi criteri: a partire da gusto, originalità e struttura. 

Lo scorso 13 gennaio, una giuria di esperti si è riunita per assaggiare ed eleggere i vincitori tra i 117 prodotti iscritti. Eccellenze che rappresentano il territorio, il gusto e la qualità attraverso novità, formaggi e latticini emblematici, ma anche abbinamenti inaspettati, molto presto disponibili sul mercato.

“Il concorso ha presentato un’ampia gamma di prodotti, molto varia e interessante. Geograficamente ricco, il panorama dei prodotti offerti ha avuto anche, in termini di gusto, una sorprendente quantità di sapori”, sottolinea uno dei giudici, l’italiano Giancarlo Chiancone di Ottanta. A fargli eco anche il giudizio di Susan Sturman, formatrice presso Académie Mons, negli Usa: “Ho davvero apprezzato la buona organizzazione e lo svolgimento della competizione. I formaggi avevano carattere e abbiamo visto una grande diversità di latte, origini e stili, oltre a novità”.

Insieme a Giancarlo Chiancone e Susan Sturman, gli altri esperti in giuria sono stati:

  • Michael Bellissa – Rivenditore Formaggi, Fromagerie Bellisson
  • Alain Dubois – Presidente del Salon du Fromage et des Produits Laitiers 
  • Claude Maret – Presidente della Federazione dei Formaggi Francesi
  • Bastien Bossu – Rivenditore Formaggi CQP, Les Folies Fermières Camille Brossard – Direttore di Cantina, Fromagerie Beaufils
  • Virginie Dubois Dhorne – Rivenditore Formaggi, La Finarde 
  • Oksana Chernova – Procheese (Ucraina)
  • Evert Schönhage – Rivenditore Formaggi, Burgundisch Lifestyle (Paesi-Bassi)
  • Jonathan Deitch – Blogger specializzato, M Fromage (Usa) 
  • Jennifer Gaffet – Buyer, La Louve 
  • Agathe Lejeune – Giornalista, Linéaires
  • Marco Lubrano – Buyer, La Louve 
  • Alessio Monaco – Professore, Onaf (Italia)
  • Arnaud Sperat-Czar – Giornalista, Professione Casaro 
Salon du Fromage
12 i “colpi di fulmine” su 117 formaggi iscritti

Ed ecco i prodotti vincitori:

  • CAPRA ALLA FAVA TONKA E VERMOUTH – PEREZIN LATTERIA – ITALIA (STAND D 071)

La sua particolarità? Una crosta fine ricoperta di polvere di fava tonka, immersa per alcuni giorni in un finissimo Vermouth. Al palato gli conferisce un gusto molto sorprendente. Questa novità ha vinto il trofeo San Lucio 2021 come miglior formaggio italiano. Porterà un tocco di originalità ai piatti di formaggio.

  • IL BERGKÄSE – ALMA – AUSTRIA (STAND E 014)

Il Bergkäse è un formaggio di montagna a latte crudo, prodotto in piccoli caseifici partendo dal latte fieno fresco. Viene poi fatto maturare per almeno 16 mesi su tavole di abete, sviluppando il suo gusto unico, caldo e speziato. Un formaggio di carattere che affascinerà gli amanti dei formaggi tradizionali.

  • YOGURT BIANCO DI FATTORIA – FERME DES PEUPLIERS – FRANCIA (STAND E 018)

Questo yogurt bianco di produzione agricola è prodotto con latte intero di mucche provenienti da un’azienda ad alto valore ambientale e da animali alimentati senza OGM. Questo yogurt prodotto dal 2012 si distingue per la sua impareggiabile dolcezza e il gusto molto vellutato. La sua morbidezza unica sorprenderà le papille gustative di grandi e piccini.

  • IL P’TIT BAECHLER – FROMAGERIE BAECHLER – FRANCIA (STAND D 084)

Un formaggio locale 100% made in Périgord. Le P’tit Baechler al latte di pecora stagionato con liquore alle noci del Périgord è un formaggio tipico e fruttato. Stagionato per un minimo di 12 mesi, questo formaggio atipico si distingue per un sottile sapore di nocciola, molto piacevole al palato.

  • HOLDERSCHATZ 1/2 LAIB – ALMA – AUSTRIA (STAND E 014)

La Holderschatz è una vera specialità. Viene prodotto con latte fieno fresco secondo l’antica tradizione casearia e poi ricoperto, a mano, con fiori di sambuco. Questa scorza gli conferisce un aroma unico e un gradevole profumo fresco di sambuco. Un assaggio di primavera.

  • IL P’TI CREUSOIS – FROMAGÈRE DU BURON – LAITERIE DE LA VOUEIZE – FRANCIA (STAND B 029)

Il P’ti Creusois è una panna spessa al 41% prodotta in modo artigianale, da latte vaccino francese e fermenti lattici. Con il suo buon sapore di latte, porta un tocco di dolcezza in cucina.

  • BARISIEN AL TARTUFO DI ST JEAN – FROMAGERIE DONGÉ – FRANCIA (STAND D 132)

Il Barisien al tartufo di St Jean è un formaggio di latte vaccino crudo a pasta morbida e crosta fiorita. Fatto a mano, viene arricchito con la panna derivata dal latte utilizzato per fare il formaggio D.O.P., in seguito viene farcito con tartufo di St Jean (4.5%). Molto untuoso, in bocca offre belle note di tartufo.

  • FLEUR DES ALPES – FROMAGERIE MOLÉSON – SVIZZERA (STAND A 118)

Il Fleur des Alpes è un formaggio a pasta semidura, prodotto con latte vaccino termizzato e con crosta lavata. Prodotto in Svizzera, nel Cantone di Friburgo, viene stagionato per otto mesi. La maestria della produzione e della stagionatura garantiscono una finezza, una pasta morbida e una ricca diversità di aromi. Questo è il vero formaggio di montagna.

  • IL CASGIU DI PECURA – FROMAGES & TERROIRS / SCPR – FRANCE (STAND D 088)

Formaggio a pasta pressata non cotta, il Casgiu di pecura è un formaggio dall’aspetto rustico con crosta naturale fiorita. Prodotto in Haute-Corse con 100% latte intero di pecora della Corsica, è stagionato per più di 5 mesi cosa che gli conferisce un gusto dal sottile sapore di nocciola e una consistenza, allo stesso tempo, compatta ed elastica. È perfetto per accompagnare un tagliere di salumi.

  • BLU’61 – LA CASEARIA CARPENEDO – ITALIA (STAND C 062)

È un formaggio erborinato di latte vaccino, stagionato con un prelibato vino Raboso Passito e la cui crosta è impreziosita da mirtilli rossi. Al palato offre note forti, ma mai piccanti, piacevoli e in perfetto equilibrio con la dolcezza delle note vinose del Raboso. L’essenziale per stupire gli ospiti.

  • VACHERIN MONT D’OR AOP – MIFROMA – SVIZZERA (STAND B 04)

Il Vacherin Mont d’Or Svizzera DOP è l’incomparabile formaggio a pasta molle del Giura vodese. Viene prodotto a mano da oltre cento anni, in caseifici artigianali. È durante la sua maturazione, dai 17 ai 25 giorni, che acquisisce tutta la sua morbidezza, il suo sapore delicato, i suoi aromi sottili sottolineati da uno squisito tocco di tannini fini conferiti dalla fascia di corteccia di abete che lo protegge. Servito al cucchiaio sprigiona poi tutti i suoi aromi e presenta la sua consistenza molto cremosa.

  • LE ROI DES CIMES – SPIRIT MARKET – VOM CHÄSER – SVIZZERA (STAND A 117)

Formaggio svizzero per eccellenza, Le Roi des Cimes è un formaggio a pasta dura, stagionato per 14 mesi in grotta naturale. Il suo sapore è molto fruttato e fondente con gradevoli note di nocciola. Si sposa perfettamente con una insalata di mele verdi e gherigli di noci.