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Mercato trade: paese che vai, prezzo che trovi. Consumi giù in Italia

Settimana all’insegna del libero mercato, secondo l’analisi degli esperti di Assocaseari, dove ogni Paese registra andamenti differenti in base alle produzioni e alla domanda interna.

Italia: aumenta la produzione di latte, scendono i consumi

Nel nostro Paese, in virtù dell’aumento della produzione di latte, che si aggiunge a un mercato al consumo decisamente debole, assistiamo ad un mercato che continua ad offrire latte crudo intorno a 0,32 euro/kg con una domanda leggermente migliore rispetto alle settimane precedenti. La crema nazionale di qualità è fin troppo disponibile, sul mercato, con ancora venditori che di solito sono compratori e prezzi di vendita che oscillano tra 1,82 e 1,86 euro/kg. Lo scremato tra 0,16 e 0,17 euro/kg. I suddetti prezzi si intendono partenza.

Ue: Germania, il prezzo del latte inchiodato a 0,38

All’estero, il latte crudo resta invariato, con le solite punte massime della Germania: 0,38 euro/kg. Lo scremato trattato tra 0,17 e 0,18 euro/kg malgrado le richieste siano a 0,19 euro/kg, e la panna, senza nessuna festività all’orizzonte, subito si riprende con offerte a 1,86 e 1,88 euro/kg. Inutile dire che spot di merce estera che entra in Italia non ce n’è. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia.

Burro: andamento piatto in tutta Europa

Anche il mercato del burro è divertente, con Kempten che diminuisce il minimo di 0,05 euro, oggi 3,90 euro/kg, e lascia invariato il massimo a 4,05 euro/kg, media tedesca 3,975 euro/kg. L’Olanda che cala di 0,07 euro si porta a 3,92 euro/kg e la Francia resta sugli alti picchi del 4,23 euro/kg. La media di questa settimana dei tre bollettini presi in considerazione è 4,042 euro/Kg. In un mercato molto calmo, non solo in Italia ma in tutta Europa, i venditori fanno capire di aver voglia di vendere con offerte di burro di centrifuga polacco a 3,90 euro/kg trattabili. Non va dimenticato, però, che siamo in un mercato senza stock, di conseguenza basta una domanda un po’ più consistente per rendere nervoso quello che oggi appare dormiente. Questa settimana è stato anche deciso il prezzo di riferimento della GDO tedesca che pagherà per il mese di maggio 3,94 euro/kg contro una media di 3,80 euro/kg dei mesi di marzo e aprile.

Polveri, mercato rigido. Invariati i corsi del siero

Nel latte in polvere scremato quotazioni in rialzo per la Francia e l’Olanda; in Germania sale solo quello per per uso zootecnico e resta invariato l’uso alimentare; fermo l’intero su tutti e tre i bollettini. Questa settimana non vi sono state richieste di aumento però c’è molta rigidità da parte dei venditori che non accettano controproposte sui prezzi da loro indicati. Malgrado sia anche questo un mercato senza stock, il comportamento è opposto rispetto ai venditori di burro. Dopo tante settimane il siero in polvere resta invariato su tutti i bollettini.

Formaggi: giù il padano a Brescia, Milano e Cremona

In Italia, nei bollettini dei formaggi si registra un calo per il Grana Padano, su tutte le voci a Brescia e di 0,10 euro sullo stagionato 9 mesi a Milano e Cremona. Quotazioni medie Ue in aumento per l’Emmentaler a 4,86 euro/kg, l’Edamer a 3,17 euro/kg e il Cheddar a 3,10 euro/kg, in calo per il Gouda a 3,12 euro/kg.