I grassi muovono il mercato mondiale. Burro sempre più in alto
Continua imperterrita la salita del grasso, che in tutta Europa sembra essere più ricercato che mai, come segnalando gli esperti di Assocaseari nella loro consueta analisi settimanale degli andamenti del mercato trade.
In Italia la crema raggiunge 1,92 euro al chilogrammo
I riflessi di questa situazione influenzano positivamente anche il mercato interno, con la crema che viene venduta tra 1,90 e 1,92 euro/kg partenza. Quando il grasso sale, il magro scende, e oggi viene trattato tra 0,20 e 0,205 euro/kg partenza. Il latte crudo, senza compratori a inizio settimana, li trova nella seconda parte; l’offerta tuttavia è molto elevata e non sono rari i contratti chiusi tra 0,33-0,34 euro/kg franco partenza.
I risultati del Global Dairy Trade fanno salire la crema, in Europa
Il mercato estero sui grassi sembra assolutamente dopato, un entusiasmo sicuramente dovuto anche ai risultati del Global Dairy Trade che ha segnalato aumenti a due cifre percentuali per il burro e il latte in polvere intero. Ecco che la crema, che martedì mattina veniva offerta a 1,94 euro/kg, appena sono usciti i risultati della Nuova Zelanda è subito salita a 1,98 euro/kg e oggi, addirittura, vi sono richieste sopra i 2,00 euro/kg. Lo scremato soffre al punto che i prezzi che in Italia sono partenza l’estero li offre arrivo. Il latte crudo sembra essersi bloccato tra 0,38 e 0,39 euro/kg.
Burro: Kempten aumenta i massimi di 0,25 euro
Quello che impressiona di più è il bollettino del burro di Kempten che, se sul minimo sale di 0,05 euro, portandosi a 3,75, nel massimo invece fa un salto di ben 0,25 euro, portandosi a 4,00 euro/kg. Con una media che, oggi, è di 3,875 euro/kg. Il bollettino olandese sale di 0,12 euro, portandosi a 3,77 euro/kg. La Francia invece non si smentisce e arriva anche questa in ritardo sul mercato, lasciando invariato il prezzo a 3,75 euro/kg. La media di questa settimana è di pochi centesimi inferiori a 3,80 euro/kg. Come sempre, i bollettini sono un po’ più lenti del mercato, ancora di più quando il mercato è in fibrillazione come in questo periodo. In Nord Europa, i commercianti stanno pagando il burro 4,15 euro/kg partenza e ammettono che gli utilizzatori non sono ancora sul mercato a questi livelli.
In salita anche i bollettini delle polveri
Anche il latte in polvere intero gode di questi aumenti su tutti i bollettini, mentre nello scremato regna l’anarchia, con la Germania che aumenta di poco lo zootecnico e tiene fermo l’alimentare, l’Olanda fa l’opposto e la Francia addirittura diminuisce. Però i bollettini sono lontani dai prezzi di mercato, dove l’intero viene ormai trattato intorno a 3.200 euro/Ton, con i compratori che martedì pomeriggio, dopo i risultati del Global Dairy Trade inseguivano i venditori per confermare quotazioni che fino al giorno prima erano considerate troppo esose. Stessa cosa nello scremato dove ormai sembra impossibile trovare offerte sotto i 2.600 euro/Ton. Sul siero in polvere Olanda e Germania sono d’accordo, ma mentre loro aumentano, la Francia diminuisce. Per la serie: il mondo è bello perché è vario.
Grana ancora in ribasso sui bollettini
I bollettini nazionali dei formaggi segnano un ribasso di 0,05 euro nelle quotazioni del Grana Padano, sulle principali Borse Merci, e di 0,10 euro per il Monte Veronese a Verona. Quotazioni medie Ue stabili per il Cheddar a 3,07 euro/kg e in aumento per l’Emmentaler a 4,91 euro/kg, l’Edamer a 3,14 euro/kg e il Gouda a 3,19 euro/kg.