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Fiere, anche Plma 2021 getta la spugna. Tutti i rischi dell’incertezza

Ormai non fa quasi più notizia: un’altra fiera ha deciso di annullare l’edizione 2021, prevista il 18 e 19 maggio. Questa volta si tratta di Plma, la manifestazione leader per il settore della private label che si tiene ogni anno ad Amsterdam, in Olanda. Amatissima dagli operatori per il format agile, la breve durata e la concretezza del business, Plma rappresenta ormai un punto di riferimento anche per il settore caseario. Ma quest’anno, non sarà Amsterdam il luogo dove spingere l’acceleratore sulla private label, passaggio fondamentale per approcciare le più grandi catene del retail, all’estero. Anche in Italia però le cose non vanno meglio. L’edizione 2021 di Marca, la fiera italiana dedicata alla marca privata, è stata infatti spostata da gennaio a marzo e si terrà in versione digitale. Stessa sorte per Biofach, il salone di Norimberga dedicato al mercato biologico (piattaforma digitale, 17-19 febbraio) e per il Sigep, on line dal 15 al 17 marzo. Tuttofood è stata riprogrammata ad ottobre, in abbinata con Host, mentre Cibus non ha ancora fatto conoscere le nuove date, dopo aver annunciato lo spostamento a giugno o settembre.

Un’incertezza che pesa ovviamente sui bilanci e sull’operatività delle fiere, ma non solo. Tante sono le aziende che si ritrovano in stallo, con iniziative e budget fermi in attesa di capire se, come e quando si potrà partecipare a qualche fiera e presentare le proprie novità ai compratori. Un limbo che potrebbe però di costare caro: il mercato, pur imbrigliato nelle maglie dei lockdown di tutto il mondo, continua a muoversi ed evolvere, rischiando di lasciare indietro quanti restano in attesa di una fiera ‘fisica’. Occorrono creatività, intuizione e una buona dose di coraggio ma anche in questa realtà congelata chi si ferma è perduto.