Agosto non è stato un buon mese per le importazioni dalla Cina, in calo del 6% in Equivalente latte rispetto allo stesso mese 2023, che era stato già scarso. La perdita, secondo il report Trade Data Monitor analizzato da Assocaseari, è stata causata soprattutto dalla riduzione dei volumi di Wmp, Smp, butteroil e formaggio, mentre la domanda di siero e di infant formula è migliorata. Nuova Zelanda, Australia e Bielorussia sono state le origini più colpite, mentre Ue e Usa sono migliorate rispetto alle scarse prestazioni dell’anno scorso. Nei primi otto mesi del 2024, invece, tutti i principali esportatori hanno registrato perdite e la Ue probabilmente è la più colpita.

Entrando nel dettaglio dei singoli prodotti, ad agosto l’import dalla Cina di Smp ha continuato a scendere, come in tutti i 12 mesi a partire da agosto 2023. Ciononostante, la Nuova Zelanda continua a fare grandi passi avanti in questo mercato: infatti, nei primi otto mesi del 2024 ha coperto il 69% della domanda di importazione cinese (contro il 45% nel 2023, il 39% nel 2022). Le importazioni di Wmp continuano ad indebolirsi, con meno merce proveniente dalla Nuova Zelanda e dall’Australia. L’import di siero, dopo essere diminuito per sei mesi consecutivi, è aumentato per il terzo mese consecutivo. Sono aumentati i volumi provenienti dagli Stati Uniti e, in misura minore, dalla Ue, mentre sono calati quelli di provenienza bielorussa. Le importazioni di formaggio sono ulteriormente diminuite, -20% ago.’24/ago.’23, con la Nuova Zelanda che ha faticato a ripetere l’eccellente prestazione del 2023. L’import di burro è tornato negativo (-22% ago.’24/ago.’23) dopo aver registrato una crescita per quattro mesi consecutivi. La Nuova Zelanda è il principale fornitore colpito del calo, ma ha contribuito all’aumento dei primi otto mesi del 2024, insieme ad Australia e UE.