Terrepadane (1), l’ex Cda: “Il comitato centrale delle cooperative era contrario al commissariamento”
Nuovo capitolo nella saga di Terrepadane. A poche ore dalla decisione del Tar di Parma, che dopo aver bloccato l’arrivo del commissario inviato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), è chiamato a stabilire se il decreto che ha nominato Francesco Cappello sia legittimo, i vertici del Consorzio guidato da Marco Crotti hanno diffuso una nota che svela alcuni retroscena. In attesa dell’udienza che si terrà domani, 30 agosto, l’ex Cda ricostruisce ciò che è accaduto nelle stanze del ministero.
“Emerge la verità sulle vicende che hanno portato al commissariamento del Consorzio, poi immediatamente sospeso dal Presidente del Tar Parma in attesa dell’udienza che si terrà il 30 agosto”, scrivono i vertici nel comunicato stampa. “Nei giorni scorsi Terrepadane è finalmente venuta in possesso del verbale del Comitato centrale delle Cooperative riunitosi al Ministero delle Imprese e Made in Italy il 24 luglio scorso per esprimere il parere sulla proposta di commissariamento formulata dai dirigenti del Ministero. Nel verbale si legge che i delegati delle principali Centrali Cooperative hanno fortemente contestato la legittimità della proposta di commissariamento, rilevando numerose irregolarità negli atti del Ministero e opponendosi alla strumentalizzazione dei poteri di ispezione. Le associazioni più rappresentative del movimento cooperativo italiano (Confcoop, Lega Coop, Anci e Unione Nazionale Cooperative Italiane), hanno bocciato il commissariamento, con quattro voti su sei. È peraltro la prima volta che il Ministero dispone il commissariamento di una cooperativa nonostante il voto contrario del Comitato Centrale, ad ulteriore dimostrazione dell’assoluta anomalia della vicenda. I fatti smentiscono quindi la nota di Uecoop (Coldiretti), secondo cui il Comitato Centrale si sarebbe espresso a favore del commissariamento. La diffusione di tale notizia inveritiera, avvenuta oltretutto prima ancora della stesura del verbale e poco prima dell’udienza del 3 agosto scorso ove si discuteva il ricorso presentato da alcuni soci al Tribunale delle Imprese di Bologna contro l’assemblea del 4 luglio 2023, si aggiunge al lunghissimo elenco di gravi scorrettezze condotte a danno del Consorzio. Terrepadane ribadisce in ogni caso il proprio impegno a tutelare presso ogni sede gli interessi della società e dei suoi soci”.