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Stati Uniti: crescono le esportazioni di formaggio. E anche le importazioni dalla Ue

In generale, a marzo, le esportazioni degli Stati Uniti sono tornate in territorio negativo, secondo il report Trade Data Monitor analizzato da Assocaseari, facendo segnare un -9% mar.’24/mar.’23 in equivalente latte, dopo la ripresa osservata a febbraio che ha interrotto un declino durato dodici mesi. Ma non vale per tutti i prodotti: mentre le spedizioni di formaggio e Wpc continuano ad espandersi, quelle di quasi tutti gli altri prodotti hanno registrato un notevole calo.

Nel dettaglio, le esportazioni di formaggio degli Stati Uniti sono aumentate del 21% mar.’24/mar.’23, confermando un trend al rialzo registrato in 6 degli ultimi 7 mesi; tra le cause, l’indebolimento del mercato interno e i prezzi più competitivi. La forte domanda di Corea del Sud, Giappone e Medio Oriente (Bahrein e Arabia Saudita) ha trainato la crescita a marzo, mentre il Messico è stato nettamente il principale contributore nel primo trimestre. L’export di Smp è calato del 18% mar.’24/mar.’23 e del 9% genn-mar’24/genn-mar’23 principalmente in seguito dell’indebolimento della domanda messicana nel primo trimestre del 2024 (che resta, comunque, superiore a quella del 2022). La domanda dal sud-est asiatico e dell’Arabia Saudita, invece, si sta riprendendo. I flussi di burro sono calati per il sedicesimo mese consecutivo e non si intravedono segni di miglioramento all’orizzonte; la causa principale sono i prezzi estremamente alti.


Le spedizioni di siero hanno ripreso la loro tendenza al ribasso dopo un breve recupero a febbraio. I guadagni registrati nel sud-est asiatico, in Messico, Giappone e Corea del Sud non sono stati sufficienti a compensare la scarsa domanda cinese. Le esportazioni di lattosio, dopo diversi anni di solida espansione, nel 2024 si sono contratte, registrando un calo delle spedizioni dirette in tutte le principali destinazioni ad eccezione di Messico e Uruguay. L’export di Wpc continua a crescere, guidato dalla buona domanda di Cina e Canada.

Per quanto riguarda le importazioni, la crescente domanda di burro ha favorito la Nuova Zelanda nel primo trimestre (i volumi di marzo superavano quelli enormi di merce irlandese nel 2023), mentre è stato acquistato un maggior quantitativo di formaggio dal fornitore principale, la Ue (69% di tutto il fabbisogno di importazioni degli Stati Uniti).