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Dairy: tornano a crescere le esportazioni Ue, nel 2023, dopo due anni di perdite

Dopo due anni di perdite, nel 2023 le esportazioni Ue sono riuscite a registrare una discreta ripresa (+6% in Milk Equivalent), pur restando ancora al di sotto del 3% rispetto ai volumi spediti nel 2021. I Paesi MENA, soprattutto l’Algeria, hanno contribuito in maniera determinante alla crescita, tuttavia nel secondo semestre la domanda algerina ha rallentato, secondo il report Trade Data Monitor analizzato da Assocaseari.

Esportazioni Ue: i risultati, prodotto per prodotto

esportazioni ue

Quanto ai diversi prodotti, l’export di formaggio è aumentato sia a dicembre che nel corso dell’intero 2023, con maggiori volumi destinati a Cile, Paesi MENA, Cina e Regno Unito, che compensano il calo registrato in Giappone, Corea del Sud (rispetto al forte 2022) e Stati Uniti.
I flussi di SMP sono diminuiti negli ultimi quattro mesi dell’anno a causa principalmente della minore produzione registrata nel secondo semestre 2023; tuttavia, i quantitativi sono in linea con quelli del 2021. La robusta domanda dell’area MENA ha guidato la crescita nel 2023, compensando il calo di Cina e Nigeria. Le spedizioni verso il sud-est asiatico hanno mostrato andamenti contrastanti poiché la domanda indonesiana è rimasta fiacca tutto l’anno, quella filippina è diminuita ulteriormente nonostante alcuni segnali di ripresa alla fine dell’anno, mentre le esportazioni verso Malesia, Tailandia e Vietnam sono aumentate rispetto al debole 2022.
Le esportazioni di burro si sono riprese dopo due anni deboli, segnando massicci aumenti verso l’area MENA (+69% vs. 2022). Anche i maggiori volumi spediti verso Stati Uniti, Cina, Turchia e Giappone hanno contribuito alla crescita, nonostante siano diminuiti quelli destinati al mercato n. 1, il Regno Unito.
I flussi di siero nel 2023 sono decisamente migliorati nonostante la continua riduzione degli acquisti cinesi. La domanda del sud-est asiatico, principalmente Malesia, Tailandia e Vietnam, che rappresenta il 36% di tutte le esportazioni di siero UE, e in misura minore quella dell’India, spiegano principalmente questo sviluppo.
L’export di WMP, dopo un deludente primo trimestre, nel 2023 ha mostrato buoni risultati (rispetto ad un debole 2022), grazie soprattutto all’impennata della domanda algerina e all’aumento degli acquisti nigeriani, che compensano il calo di Oman e Cina.
In seguito alla maggiore disponibilità di prodotti e ad un consumo interno stabile, le importazioni sono diminuite per quasi tutte le principali categorie di prodotti.