Nuova Zelanda
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Nuova Zelanda: la guida all’export dairy dopo l’accordo di libero scambio

L’associazione europea Eucolait, di cui l’italiana Assocaseari è membro, ha pubblicato una guida su come gestire i contingenti nell’ambito dell’Accordo di Libero Scambio UE-Nuova Zelanda, che dovrebbe entrare in vigore nel secondo trimestre del 2024. La guida, che sarà aggiornata costantemente anche dopo l’entrata in vigore dell’accordo, illustra le misure che devono essere intraprese per accedere ai contingenti, in particolare la necessità di acquisire un “certificato di ammissibilità” dalle Autorità neozelandesi.

Commercio internazionale: i dettagli dell’accordo Ue-Nuova Zelanda

L’accordo, una volta in vigore, prevede di eliminare tutte le tariffe sulle principali esportazioni dell’UE verso la Nuova Zelanda, quali carne suina, vino e spumante, cioccolato, dolciumi e biscotti; aprire il mercato dei servizi della Nuova Zelanda in settori chiave come i servizi finanziari, le telecomunicazioni, il trasporto marittimo e i servizi di consegna; garantire un trattamento non discriminatorio per gli investitori dell’Ue in Nuova Zelanda e viceversa; migliorare l’accesso delle imprese dell’Ue agli appalti pubblici neozelandesi per beni, servizi, lavori e concessioni di lavori; proteggere quasi 2000 vini e liquori dell’Ue come Prosecco, Vodka polacca, Rioja, Champagne e Tokaji; proteggere 163 dei più rinomati prodotti tradizionali dell’Ue (indicazioni geografiche), come i formaggi Asiago, Feta, Comté o Queso Manchego, il prosciutto Istarski pršut, il marzapane di Lübecker o le olive Elia Kalamatas; facilitare i flussi di dati, norme prevedibili e trasparenti per il commercio digitale e un ambiente online sicuro per i consumatori; prevenire requisiti ingiustificati di localizzazione dei dati e mantenere elevati standard di protezione dei dati personali aiutare le piccole imprese a esportare di più attraverso un capitolo dedicato alle piccole e medie imprese; ridurre i requisiti e le procedure di conformità per consentire un flusso più rapido delle merci; proteggere e far rispettare i diritti di proprietà intellettuale, allineandoli agli standard dell’UE, secondo gli impegni della Nuova Zelanda.