La direttiva nitrati torna in discussione. La Commissione europea, infatti, ha avviato una consultazione per valutare la pertinenza della direttiva Ue sui nitrati, adottata nel 1991 e successivamente aggiornata più volte. La direttiva sulla “protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole” stabilisce un elenco di misure che gli Stati membri devono adottare per elaborare i rispettivi programmi d’azione. Tali misure consistono principalmente nella limitazione dell’uso di fertilizzanti e nell’elaborazione di “codici di buona pratica agricola”.

Il 1° dicembre, la Commissione europea ha lanciato una consultazione online, che terminerà l’8 marzo 2024. L’esecutivo europeo invita gli agricoltori, l’industria, le Ong e le amministrazioni pubbliche a condividere le loro opinioni. E’ importante che tutti gli interessati lo facciano, evitando di lasciare campo solo ai detrattori del mondo agroalimentare, perché la commissione europea ha dichiarato di voler stabilire, attraverso la consultazione, se la direttiva sui nitrati “è ancora adatta allo scopo”, in particolare se “consente agli agricoltori di aumentare la loro resilienza” e se incoraggia sufficientemente “il riciclaggio dei nutrienti da diverse fonti, compreso il letame trasformato“. Inoltre, analizzerà il contributo della direttiva agli impegni di Kunming-Montréal, presi a livello mondiale per la biodiversità e per ridurre la perdita di nutrienti del 50% da qui al 2030 a livello mondiale. La valutazione comprenderà diverse attività di consultazione volte a garantire che gli interessi del settore e del pubblico in tutta l’Ue siano adeguatamente presi in considerazione.