prezzi
SuperMercato

Esselunga: lo sciopero a Biandrate (No) svuota i punti vendita. E l’insegna scrive ai suoi clienti

La protesta non è finita ma l’hub Esselunga di Biandrate, dopo lo sciopero del week-end, ha riaperto. Un giorno di stop che ha avuto importanti ripercussioni sui punti vendita della catena nel Nord Italia, in particolare ovviamente in Piemonte. Tantissimi i messaggi e le lamentele dei clienti che si sono trovati davanti a banchi del fresco, come ad esempio l’ortofrutta, con tante casse vuote e pochissimi prodotti. I disagi sono stati tali e diffusi che l’insegna, questa mattina, ha scritto direttamente ai possessori di Fidaty Card per scusarsi dell’accaduto. “Siamo dispiaciuti che sabato 21 ottobre non ti abbiamo potuto offrire il servizio di sempre con la disponibilità di tutti i prodotti del nostro assortimento, come ci impegniamo a fare ogni giorno”, scrive Esselunga nella mail. “Nonostante le cause siano indipendenti dalla nostra volontà, ti assicuriamo che stiamo facendo il possibile per evitare il ripetersi di simili disagi e, in segno di scuse, abbiamo pensato di riservarti un buono da 500 Punti Fragola da utilizzare nella tua prossima spesa”. Nei punti vendita oggi l’assortimento è tornato a regime, con tanti sforzi del personale per offrire quello che Esselunga definisce “il servizio di sempre”, ma la vicenda sindacale è ancora aperta.

Cosa è successo all’hub Esselunga di Biandrate

Ma cosa ha portato alla chiusura dell’Hub Esselunga di Biandrate, gestito da Brigo e Viganò service, con tanto di intervento dei reparti antisommossa di polizia e carabinieri, nella giornata di sabato, per far allontanare i lavoratori che bloccavano i cancelli del polo logistico da venti ore? All’origine del clamoroso blocco c’è la sospensione cautelativa dal lavoro di 35 tra carrellisti e fatturisti-pickeristi, ai quali è stato tolto il badge d’ingresso. In queste ore, inoltre, altri lavoratori di Brivio e Viganò, gestore unico per conto di Esselunga di una parte della piattaforma di Biandrate, temono di essere colpiti da un provvedimento analogo. E sono proprio loro, aderenti ai sindacati di base UL Cobas e Slai Cobas, che dalle 15 di venerdì alle 11,40 di sabato hanno paralizzato il polo Esselunga impedendo ai camion di uscire ed entrare. Una vicenda talmente delicata che a Biandrate è arrivato anche l’amministratore delegato dell’insegna, Marina Caprotti.

La linea dei sindacati Cgil, Cisl e Uil

Alberto Bontempi, segretario Fit Cisl del presidio Novara, già nell’aprile 2022 aveva sollevato il caso di tre lavoratori sospesi senza preavviso: “Allora erano attive cinque cooperative che poi, dal primo agosto 2023, sono state assorbite dal gestore unico Brivio e Viganò. Ora, però, le sospensioni sono state preannunciate. In modalità verbale e non scritta, mi è stata comunicata la sospensione di 25 lavoratori, nessuno della Cisl”, ha spiegato al quotidiano La Stampa. La Uil conferma la presenza di un loro iscritto: “La procedura rispetta lo statuto dei lavoratori – spiega Sergio Manzella, egretario generale UilTrasporti -. Alla contestazione seguirà una giustificazione da parte del lavoratore. Sono dinamiche normali”, aggiunge il sindacalista, “che non giustificano il blocco di un hub di 2.500 addetti da parte di un gruppo ristretto di lavoratori”.

Il segretario della Filt Cgil Luca Ballardini ha precisato che “A fine luglio, Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, a seguito del recesso del contratto di appalto in essere con Esselunga, Brivio e Viganò Logistica con i propri subappaltatori Lgd e Aura, Saga con i propri subappaltatori Mirava e Optimum, dopo un’articolata trattativa hanno sottoscritto un accordo che prevede la garanzia dell’intera base occupazionale impiegata, mantenendo le stesse condizioni economiche e normative. Il subentrante Brivio e Viganò Service si è impegnata ad applicare ai lavoratori il contratto nazionale “Logistica Trasporto Merci e Spedizione”, con espressa esclusione della sezione cooperative. La situazione che si è venuta a creare nelle ultime ore a Biandrate è molto complessa e si rischia di banalizzare e semplificare”.