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Riforma delle Ig, De Castro: “Delusi dalla rigidità del Consiglio”

Nulla di fatto sulla riforma delle Ig, le indicazioni geografiche, al terzo round negoziale con Consiglio, Commissione e Parlamento Ue, che si è tenuto in questi giorni a Bruxelles. Il negoziato su Dop e Igp, che avrebbe dovuto essere quello decisivo in vista dell’ultimo incontro, in programma il 24 ottobre, non è andato secondo quanto speravano Paolo de Castro (foto), negoziatore capo del Parlamento europeo sulla riforma, e il presidente della commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo, Norbert Lins, secondo cui i progressi sono stati ostacolati dall’inaspettata rigidità della presidenza spagnola del Consiglio, che ha reso difficile trovare un terreno comune con il Parlamento europeo.

“Il negoziato procede, – ha commentato Paolo De Castro, relatore del Regolamento sulle Ig – con l’obiettivo di offrire ai nostri produttori di qualità un quadro normativo migliore e più forte entro il fine della legislatura. Non posso però nascondere la delusione di tutto il team negoziale del Parlamento europeo, a partire dal Presidente della ComAgri Norbert Lins, di fronte all’atteggiamento del Consiglio durante il trilogo di ieri. Sembrava fossimo tornati a prima del 2009, quando il Trattato di Lisbona ci ha riconosciuto il ruolo di co-legislatori.“

“Come Parlamento, abbiamo sempre mostrato ampia flessibilità e disponibilità al compromesso, venendo incontro alle richieste dei vari Stati membri. Tuttavia – ha spiegato De Castro – l’offerta di accordo messa sul tavolo a sorpresa ieri dalla Presidenza spagnola rappresenta un’offesa al lavoro svolto negli ultimi mesi. Non solo non ritroviamo nulla delle nostre prerogative negoziali, ma ci viene proposto un pacchetto con forti passi indietro anche rispetto alla proposta iniziale della Commissione: dal rafforzamento del ruolo dei consorzi, alla tutela delle IG usate come ingredienti e nei mercati online, al pacchetto vino.“

“È chiaro che, su queste basi, risulta difficile raggiungere un accordo a supporto di un settore agro-alimentare più competitivo e in grado di creare valore aggiunto, a beneficio delle nostre aree rurali. – ha concluso De Castro – Per questo ci auguriamo arrivi una sterzata da parte della Presidenza spagnola, supportata dai paesi che da più tempo hanno investito nelle indicazioni geografiche, simbolo dell’agro-alimentare di qualità, perché si possa trovare un vero punto di mediazione tra le posizioni delle tre istituzioni di qui al trilogo calendarizzato per il 24 ottobre alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri agricoli, lo spagnolo Luis Planas, e del Commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski“.