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trasformazione & dintorni

Latte: nel mondo cala la produzione. E anche l’offerta di prodotti

Offerta e domanda globale di latte restano in equilibrio a causa del rallentamento della produzione globale di latte, da un lato, e della debole crescita della domanda nella maggior parte delle regioni, dall’altro. Una situazione che attualmente impedisce ulteriori cali dei prezzi, dopo quelli osservati in tutti i grandi paesi produttori. Sono le conclusioni dell’ultimo rapporto Rabobank sul dairy.

Negli ultimi mesi, il calo dei prezzi del latte nella maggior parte dei principali produttori mondiali ha ridotto le forniture. “A nostro avviso, tuttavia, un possibile effetto colpo di frusta diventa sempre più probabile. Potremmo vedere una ripresa della domanda emergere mesi prima che la produzione globale di latte possa riprendersi”, osserva Lucas Fuess, analista senior del settore lattiero caseario di Rabobank. Esattamente come in realtà sta accadendo nell’Unione europea in queste settimane: la domanda di formaggi c’è ma continua la tensione dei prezzi, con produzione e magazzini che sembrano non in grado di far fronte alla richiesta proprio a causa della ridotta raccolta di latte, che si unisce agli aumenti di materie prime e logistica. Insomma, quello che si sta delineando per il Q4 sembra proprio lo scenario ipotizzato nel rapporto Rabobank, in cui a meno latte corrispondono, ovviamente, meno prodotti.

Latte: Rabobank rivede la produzione mondiale al ribasso

Rabobank ha abbassato le previsioni sulla produzione di latte per il 2023. Nelle grandi regioni esportatrici la crescita dovrebbe assestarsi allo 0,3% su base annua, nel 2023. Il downgrade rispetto alla stima dello 0,5% dell’ultimo trimestre è dovuto alle riduzioni nella maggior parte dei Paesi, tra cui Stati Uniti, Ue e Nuova Zelanda . Nel 2024, si prevede che la produzione aumenterà dello 0,4%, molto meno dell’aumento medio annuo dell’1,6% osservato invece dal 2010 al 2020.

Cina, la ripresa è sempre più lontana

L’attenzione rimane inoltre focalizzata sulla Cina, dove le gravi difficoltà economiche e la durata della pausa nella crescita economica stanno riducendo la probabilità di una forte ripresa della domanda. Le principali aziende di trasformazione lattiero-casearia in Cina segnalano una modesta ripresa della domanda ma, ad oggi, questo non è stato in grado di compensare la forte crescita della produzione nazionale di latteUn rallentamento dovrebbe arrivare nella seconda metà del 2023 e nel 2024, ma non è previsto un completo riequilibrio del mercato nel breve termine e le importazioni positive su base annua non sono previste fino alla fine del 2024 o all’inizio del 2025.

Nel frattempo, la produzione di latte sta rapidamente aumentando verso il picco stagionale in Oceania. “Gli agricoltori della regione sono stressati a seguito delle significative riduzioni previste del prezzo del latte da parte di vari trasformatori, che esercitano pressioni sui margini poiché i costi di produzione rimangono elevati”, afferma Fuess. Si prevede che la produzione totale della stagione sarà inferiore, a causa del debole prezzo del latte.