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Latte: tornano a salire i costi alla stalla

“Seppure su valori più bassi rispetto a dodici mesi fa, alcuni costi alla stalla hanno ripreso a salire leggermente”, scrive Angelo Rossi, fondatore di Clal.it, commentando l’andamento del mercato attuale. “È il caso, ad esempio, del gasolio agricolo, le cui quotazioni dallo scorso maggio sono in ascesa (da 1,03 euro/litro di metà maggio a 1,12 di inizio agosto). Anche l’urea agricola 46% è salita dai 400 euro/ton della fine di giugno agli attuai 490 euro/tonnellata. Fiammate”, osserva ancora Rossi, “che rischiano di pesare sul bilancio degli Agricoltori, che solitamente nella seconda parte dell’anno perfezionano gli ordini di acquisto per l’annata successiva”.


Freccia di nuovo verso l’alto anche per il pacchetto degli energetici, cioè elettricità, gas naturale e petrolio brent, che sono in aumento rispetto allo scorso Luglio con effetti negativi che si riversano ovviamente su tutte le filiere produttive e non solo sull’allevamento. Lo stesso segmento del packaging, spiega ancora l’analisi di Clal.it, registra incrementi dei costi per alluminio, vetro e plastica, essenziali per tutte le catene alimentari. Ciò che ora è importante capire è se si tratti di aumenti accidentali, legati a fenomeni temporanei, oppure se sia l’inizio di una nuova fase di tensione dei prezzi, connessi all’inflazione, alle politiche monetarie dalle due parti dell’Atlantico, al rallentamento dell’economia cinese e agli effetti del prolungamento del conflitto in Ucraina. E, sopratutto, la domanda è: come reagirà il mercato?