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Ue: cresce dell’11%, a giugno, l’export dairy. Formaggio a +7%, ma calano gli Usa

A giugno le esportazioni dairy della Ue hanno fatto segnare un risultato positivo, crescendo del +11% in equivalente latte rispetto al giugno 2022 (contro il -9% giu.’22/giu.’21) secondo il report Trade Data Monitor. A brillare, fra i paesi acquirenti, è senza dubbio l’Algeria che ha acquistato una buona quota dei prodotti dairy esportati dai paesi membri dell’Ue, sia a giugno che nel primo semestre 2023 rispetto agli stessi periodi 2022. Anche gli altri Paesi Mena e la Cina hanno contribuito alla crescita, mentre le vendite nel Sud-est asiatico sono calate.

Dairy: bene formaggio, burro, Smp e Wmp

I flussi di Formaggio, nonostante i cali registrati verso il mercato numero uno, il Regno Unito, e numero tre, cioè gli Stati Uniti, sono aumentati del 7% rispetto però ad un debole giugno 2022. Algeria, Cile, Giappone e Cina hanno contribuito alla maggior parte di questa crescita. Nel primo semestre, la ripresa della domanda cilena di prodotti dairy Ue, insieme ai maggiori volumi diretti verso il Regno Unito e la Corea del Sud, hanno compensato il calo delle spedizioni negli Stati Uniti, in Giappone e nell’area Mena.
L’export di Burro è superiore ai livelli dello scorso anno, in aumento ogni mese del 2023. I Paesi Mena, principalmente Arabia Saudita e Bahrein, hanno guidato la crescita, sia a giugno che nel primo semestre 2023. Nonostante il calo di giugno, nel 2023 la domanda statunitense di burro Ue è stata forte, mentre le spedizioni verso il Regno Unito sono diminuite.


Le esportazioni di Smp, dopo tre anni di declino, registrano un aumento per il decimo mese consecutivo, +16% giu.’23/giu.’22. La domanda dal sud-est asiatico (Indonesia e Filippine) è stata scarsa nel primo semestre, ma è stata più che compensata dagli ingenti volumi spediti nell’area Mena, soprattutto in Algeria. Le spedizioni verso la Cina si sono riprese dal crollo del 2022, ma sono ancora molto indietro rispetto ai livelli del 2021 (-30% genn-giu’23/genn-giu’21). I flussi di Siero, a giugno, sono aumentati del 16%, con buoni risultati verso il sud-est asiatico. Anche il primo semestre ha segnato risultati positivi, grazie soprattutto alla domanda cinese, ma anche indiana, giapponese e dei Paesi Mena. L’export di Wmp, nonostante sia spesso considerata una causa persa contro la posizione dominante della Nuova Zelanda, è stato particolarmente forte nel secondo trimestre 2023, per merito principalmente dei grandi volumi spediti in Algeria, Nigeria, Perù e Repubblica Dominicana. Le importazioni di formaggio, invece, hanno continuato a diminuire sia a giugno che nel primo semestre, a causa soprattutto della minore domanda da Regno Unito e Svizzera.