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Controlli: la Fontina Dop si affida (di nuovo) al Csqa

Dopo tre anni con Bureau Veritas Italia, la Fontina torna fra le Dop controllate da Csqa. L’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del Masaf, infatti, ha pubblicato l’approvazione del piano dei controlli sulla Fontina Dop. A svolgere l’incarico di controllo e certificazione, sotto la vigilanza del Ministero, torna ad essere il Csqa, che per quasi vent’anni ha lavorato alla certificazione del formaggio valdostano.

Dal fieno alla marchiatura: cosa prevedere il nuovo piano dei controlli

Tra gli elementi più rilevanti del nuovo piano dei controlli, che sarà applicato a tutti i soggetti della filiera (allevatori, trasformatori e porzionatori/confezionatori) trova spazio un sistema di comunicazioni ad hoc necessario per coordinare tutte le attività, tra cui la raccolta delle notifiche degli alpeggi, la gestione delle autorizzazioni di conformità del prodotto e le attività di verifica della marchiatura delle forme.

Importanti novità anche per la reperibilità del fieno valdostano: sarà impostato un sistema per monitorare le disponibilità aziendali mentre, per le imprese di alpeggio, sarà implementata una gestione specifica e capillare legata alle distanze degli operatori localizzati a grandi altitudini, anche fino a 2.000 metri.

“Dopo tre anni, per scelta unanime del rinnovato Consiglio di Amministrazione, torna Csqa come Organismo di Controllo – sottolinea Andrea Barmaz, presidente del Consorzio Produttori e Tutela della Fontina Dop – in concomitanza alla richiesta di modifica del disciplinare di produzione cui seguirà il nuovo piano dei controlli; siamo pertanto lieti di lavorare nuovamente con un Organismo che già conosce bene la filiera Fontina Dop”.

“Il ritorno della Fontina tra le Indicazioni geografiche controllate da Csqa, è motivo di orgoglio e a conferma del nostro lungo e articolato operato, svolto in quasi vent’anni, sul fronte della certificazione e valorizzazione di questa eccellenza valdostana” afferma Pietro Bonato, direttore generale e Ad di Csqa. “Con la rinnovata fiducia del Consorzio di Tutela prosegue il nostro impegno a supporto della filiera attraverso un’efficace attività di certificazione e controllo che si concentra nell’adattare le azioni ad una filiera produttiva diversificata, costituita sia da produttori invernali che da produttori estivi, ovvero alpeggi, molti di questi con casere anche ad alta quota. Siamo altresì al lavoro, insieme al Consorzio, per implementare elementi di innovazione, legati non solo alla qualità del prodotto, ma anche ai temi della sostenibilità”.

La Fontina Dop: 700 allevamenti, 200 alpeggi e 162 produttori associati

Fortemente legata alle specificità della montagna e alla produzione negli alpeggi, la Fontina Dop può contare oggi su una filiera composta da 700 allevamenti, 200 alpeggi e 162 produttori associati, con una produzione di 400mila forme all’anno, di cui il 10% destinato all’export, per un valore alla produzione pari a 34 milioni di euro. Nel complesso la Valle d’Aosta, ad oggi, conta cinque prodotti agroalimentari e vitivinicoli Dop e Igp per un valore, secondo i dati del Rapporto Ismea-Qualivita 2021, di 52 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 72% e quello vitivinicolo per il 28%.

Il Csqa: nel portafoglio i controlli per 75 Ig italiane

Controlla 75 prodotti a indicazione geografica protetta, dal Grana Padano Dop alla ciliegia di Bracigliano Igp, pari al 51% delle Ig italiane. Il Csqa di Thiene, l’ente che certifica la maggior parte delle Dop, è nato negli anni Novanta, anche sulla spinta della necessità di Plasmon di certificare le sue ‘oasi Plasmon’. Oggi il Csqa vanta una sede e 13 filiali dislocate in Italia dove lavorano 270 esperti, oltre a 500 professionisti di riferimento grazie a cui svolge attività di audit in 31 paesi nel mondo, con un fatturato di circa 30 milioni di euro. Controllato da veneto Agricoltura, il Csqa certifica il 60% dei prodotti alimentari e il 70% della produzione vitivinicola nazionale.