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Lattiero caseari, Usa: cresce, a febbraio, l’import di formaggi Ue. In calo l’export

Calano, a febbraio, le esportazioni statunitensi per quasi tutti i prodotti lattiero caseari, ad eccezione del lattosio e del Wpc, secondo il report Trade Data Monitor. A dare origine a questa frenata è soprattutto la domanda più debole da parte di tutte le principali destinazioni, escluso il Messico. Considerando i dati relativi al primo bimestre, invece, il quadro mostra numeri positivi grazie alle forti spedizioni di gennaio.
I flussi di formaggio sono rimasti invariati a febbraio rispetto allo stesso mese 2022: si tratta del primo mese non in crescita da luglio 2021, nonostante la solida domanda messicana. I maggiori volumi spediti in Messico, Australia e Guatemala rappresentano l’aumento nel bimestre (+7% genn-febbr’23/genn-febbr’22) e compensano il calo in Corea del Sud e Sud-est asiatico. L’export di Smp segna una leggera riduzione, -1% febbr.’23/febbr.’22, con perdite verso il Sud-est asiatico e la Cina, che non riescono ad essere completamente coperte dai massicci volumi diretti in Messico. L’aumento della domanda messicana ha spinto la crescita del bimestre, +7% genn-febbr’23/genn-febbr’22.

Le esportazioni di siero di latte sono calate per la prima volta dall’aprile 2022, -8% febbr.’23/febbr.’22. Si sono riscontrate perdite della domanda dalla Nuova Zelanda e dal Sud-est asiatico, mentre le spedizioni verso la Cina, destinazione numero uno, sono rimaste invariate. I forti aumenti in Cina e nel sud-est asiatico, a gennaio, hanno compensato la contrazione in Canada e Giappone, portando il primo bimestre alla pari con i livelli dello scorso anno. I flussi di burro, dopo i volumi eccezionali del 2022, sono diminuiti per il terzo mese consecutivo, -32% febbr.’23/febbr.’22, a causa principalmente del drastico calo della domanda di prodotto statunitense dei Paesi Mena. L’export di lattosio continua a crescere a doppia cifra in tutte le principali destinazioni.

Quanto alle importazioni, invece, febbraio è stato un altro mese forte, con buone notizie per la Ue dopo il calo del 2022, che vede in crescita i volumi di formaggi e caseinati.