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Usa: cala il prezzo del latte. Ma non i mangimi. “Sarà un anno difficile per i produttori”

I produttori di latte Usa potrebbero dover stringere la cinghia quest’anno poiché i prezzi stanno sensibilmente diminuendo mentre i costi dei mangimi rimangono elevati. In questo quadro, le condizioni meteorologiche globali, insieme alle tendenze economiche nazionali e internazionali, potrebbero svolgere un ruolo molto significativo. E’ l’analisi elaborata da Chris Wolf, professore di economia agricola presso la Dyson School of Applied Economics and Management della Cornell University, durante il recente rapporto US Dairy Situation & Outlook 2023 presentato da Farm Credit East.

“È un anno pieno di incertezze”, ha detto Wolf. “Se i prezzi dei mangimi rimangono gli stessi, ma i prezzi del latte diminuiscono di 5 dollari al quintale, potrebbe essere un anno molto stressante, dal punto di vista finanziario, per gli allevamenti”. Il prezzo, negli Usa, ha raggiunto il massimo storico di 27,30 dollari lo scorso maggio. “I prezzi del latte nel 2022 sono stati piuttosto spettacolari per gli standard storici”, ha affermato Wolf. “Ma lo sarebbero davvero se non avessimo l’alto costo del mangime ad accompagnarlo.”

Secondo le ultime notizie, l’Usda prevede un calo del prezzo del latte intero da 25,55 a 20,70 dollari, mentre il prezzo del mais rimane stabile. “Dipenderà molto da quanto viene piantato e da come sarà il raccolto”, ha detto Wolf. “Usda continua a pensare che i prezzi del latte diminuiranno nel 2023. Sono preoccupati per la domanda e il consumo a livello nazionale”.

Per quanto riguarda la produzione di latte, l’Usda prevede un modesto aumento dello 0,75% poiché si presume che i prezzi del latte più deboli si tradurranno in diminuzione dei capi bovini.

Le buone notizie, per il dairy Usa, arrivano dalle esportazioni, in costante aumento da tre anni con gli Stati Uniti che hanno guadagnato quote di mercato nel 2022, poiché l’export da altri paesi è diminuito o rimasto stabile.

Il valore totale delle esportazioni di prodotti lattiero caseari statunitensi è aumentato del 25% a 9,6 miliardi di dollari lo scorso anno con una significativa crescita a valore che riflette i prezzi del latte più elevati a livello nazionale e internazionale.

La Cina e il sud-est asiatico sono i principali acquirenti di prodotti lattiero caseari statunitensi. La Cina importa dagli Usa quasi tutto il latte scremato in polvere (93,3%), il formaggio (88,6%) e il burro (91,5%) che consuma.