numeri, trend, fatti

Stati Uniti: export di formaggio a +12% nel 2022. Stabile l’import dalla Ue (+1%)

Chiusura d’anno con il botto per l’export caseario degli Stati Uniti, secondo i numeri del report Trade Data Monitor. In particolare, l’export di formaggio è esploso nel 2022, con buone performances verso tutte le principali destinazioni. Nel solo mese di dicembre è cresciuto del 16%, con un incremento del 12% considerando l’intero anno. Il Messico rimane l’acquirente più importante, seguito da Corea del Sud e Giappone. Anche i flussi di Smp dagli Stati Uniti sono aumentati dell’8% dic.’22/dic.’21, con maggiori volumi diretti in Messico, anche se l’anno nel suo complesso risulta in calo (-6%). Le spedizioni verso il Sud-est asiatico (principalmente Vietnam) sono invece diminuite per il secondo anno consecutivo. L’aumento della domanda dei Paesi Mena, soprattutto di prodotti dagli Stati Uniti, avvenuto nel 2020 e nel 2021, non si è replicato nel 2022.

Stati Uniti, import ed export

Anche le esportazioni di siero sono state molto forti a dicembre, mettendo a segno un +19% dic.’22/dic.’21, con la domanda cinese che ha rappresentato la chiave di questo successo e che, insieme a Canada e Sud-est asiatico, è anche il motore della crescita dell’intero 2022 (+10%). I flussi di burro sono calati nell’ultimo mese dell’anno: -3% dic.’22/dic.’21. Ma nonostante questo, hanno rappresentato il fiore all’occhiello delle spedizioni dagli Stati Uniti, nel 2022, con una crescita del 47% sul progressivo dell’anno. Volumi massicci, in particolare, sono stati inviati in Canada. L’export di Wpc è aumentato per il terzo mese consecutivo, a dicembre, ma nel 2022 è rimasto invariato rispetto all’anno precedente. Per il primo anno dal 2016 non si registra una crescita solida a causa principalmente della domanda più debole di Cina e India. Quanto alle importazioni dagli Stati Uniti, nel 2022 quelle di formaggio sono rimaste invariate rispetto al 2021, così come sono rimasti stabili i volumi inviati dalla Ue (+1% 2022/2021).