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Latte Trento riprende la produzione di Trentingrana dopo lo stop deciso a settembre

Ha riaperto i battenti il caseificio di Pinzolo, dopo lo stop deciso a settembre, riprendendo così la produzione di Trentingrana della cooperativa Latte Trento. “Siamo ripartiti lunedì scorso gradualmente: 70 forme al giorno di Spressa delle Giudicarie e 14 circa di Grana“, ha spiegato al magazine Il Dolomiti Sergio Paoli, direttore della coop trentina.

A spingere i vertici di Latte Trento verso la drastica decisione erano stati prima il rincaro dei mangimi e delle materie prime, iniziato nel 2021, poi gli aumenti dell’energia che avrebbero portato anche alla chiusura di 19 stalle. La conseguente carenza di latte aveva costretto a fermare la produzione di Trentingrana, anche in ragione dei costi della trasformazione, e convogliare il latte nello stabilimento di Trento per i formaggi freschi e mezzani. Ad oggi, sui tre caseifici Latte Trento, solo Pinzolo ha ripreso la produzione. “Avevamo il timore di non riuscire ad aprire quello di Pinzolo nemmeno per dicembre – prosegue Paoli – solo qui possiamo produrre la Spressa delle Giudicarie, che necessita di latte della zona. Per noi era una priorità”. Con la ripresa delle attività sono anche tornati al lavoro i quattro addetti dello stabilimento. “La prossima settimana arriveranno fino a otto per alternarsi tra spaccio, raccolta e produzione”. Il progetto è aumentare gradualmente le zone di raccolta del latte e, di conseguenza, le forme. Nel 2022, però “saranno circa 2-3 mila quelle prodotte in meno”, ha precisato Paoli. A riportare in attivo la produzione di latte c’è stato l’aumento dell’acconto che la cooperativa ha concesso ai soci, fino a 18 centesimi al litro. Una decisione che ha consentito di recuperare circa il 10% di latte.