Giappone: cala di nuovo, ad ottobre, l’import di formaggi dalla Ue (-13%)
Si raffreddano gli scambi con il Giappone, secondo il report Trade Data Monitor analizzato da Assocaseari. Dopo l’aumento di settembre, infatti, ad ottobre le importazioni giapponesi di formaggio sono nuovamente diminuite, segnando un complessivo -9%, che porta i primi dieci mesi 2022 ad una perdita del -4% sullo stesso periodo 2021. Tutti i fornitori hanno registrato un calo dei flussi, soprattutto la Ue (-13% ott.’22/ott.’21). Anche nei primi 10 mesi dell’anno, l’import di formaggio ha avuto una tendenza al ribasso, nonostante un 2021 già debole, soprattutto a causa del volumi di prodotto provenienti dall’Unione europea, in costante calo (-10% genn-ott.’22/genn-ott.’21). La Ue, nonostante queste perdite, rimane il principale fornitore, con una quota del 40% sul totale dei volumi di formaggio spediti in Giappone. Anche la merce proveniente dall’Australia è diminuita, mentre quella di origine neozelandese e statunitense è in crescita.
Le importazioni di siero, nonostante un calo del 5% ott.’22/ott.’21, nei primi 10 mesi dell’anno sono aumentate del 16% rispetto allo stesso periodo del 2021, grazie alla crescita dei flussi provenienti dagli Stati Uniti (+16% genn-ott.’22/genn-ott.’21), dell’Australia (+63% genn-ott.’22/genn-ott.’21) e dall’Argentina (+149% genn-ott.’22/genn-ott.’21). Le importazioni di lattosio continuano a crescere e sono sulla buona strada per stabilire un nuovo record annuo. Il 56% della merce proviene dagli Stati Uniti (+19% genn-ott.’22/genn-ott.’21) e il 34% dalla Ue (+12% genn-ott.’22/genn-ott.’21). Bene la Smp, che cresce del 79% e dell’1% da inizio anno. Il burro, pur con modesti quantitativi, fa registrare una diminuzione del 52% che porta il totale dei primi dieci mesi 2022 a -19%.