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numeri, trend, fatti

Ue: export di formaggio in calo del -5%, a settembre. Bene crema, Smp e infant formula

Settembre è stato un mese negativo per le esportazioni della Ue, dopo i dati negativi di agosto, con quasi tutti i prodotti in calo, ad eccezione di panna, Smp e infant formula secondo l’analisi Assocaseari del report Trade Data Monitor. Dopo un primo semestre piuttosto modesto (-1% genn-giu’22/genn-giu’21), l’export di formaggio della Ue è diminuito nel terzo trimestre (-5% lug-sett’22/lug-sett’21) e settembre non ha contribuito a migliorare il quadro (-5% sett.’22/sett.’21). Il calo è stato causato soprattutto dai minori volumi spediti verso il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Ucraina; sono cresciuti, invece, i quantitativi destinati a Giappone e Corea del Sud. Le esportazioni di Smp hanno registrato il primo aumento dopo 12 mesi, +3% sett.’22/sett.’21, grazie alla forte domanda dall’Algeria e dai Paesi Mena (+63% sett.’22/sett.’21), compensando il calo del Sud-Est Asiatico (-35% sett.’22/sett.’21). I Paesi Mena, tuttavia, sono gli unici che registrano una crescita da inizio anno (+7% genn-sett’22/genn-sett’21).

L’export di siero verso la Cina è aumentato ancora a settembre, +18% sett.’22/sett.’21, ma non è stato sufficiente a compensare il calo del Sud-Est Asiatico (-25% sett.’22/sett.’21). Le esportazioni di burro sono andate bene nel primo semestre (+8% genn-giu’22/genn-giu’21) ma sono diminuite ogni mese del terzo trimestre (-8% lug-sett’22/lug-sett’21). La Cina e i Paesi Mena sono la causa principale della perdita, mentre le spedizioni verso il Regno Unito hanno registrato numeri positivi (+10% sett.’22/sett.’21, +45% genn-sett’22/genn-sett’21). È interessante notare che la crema sta mostrando un quadro opposto, con esportazioni in ripresa nel terzo trimestre (+8% lug-sett’22/lug-sett’21), dopo un primo semestre 2021 debole (-6% genn-giu’22/genn-giu’21). Per quanto riguarda le importazioni, si sono registrati numeri interessanti per diverse materie prime. Meno prodotti, in particolare il formaggio, provengono dal Regno Unito mentre continuano a crescere le merci provenienti dall’Ucraina.