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Caseificio Europeo inaugura il nuovo magazzino automatizzato di Bagnolo San Vito (Mn)

Tecnologicamente avanzato e sostenibile. E’ il nuovo magazzino del Caseificio Europeo di Bagnolo San Vito (Mn), in grado di ospitare 50mila forme, che si affianca al magazzino già presente nello stabilimento che garantisce 40mila forme.

Per la cooperativa, che produce circa 85mila forme di Grana Padano ogni anno, l’inaugurazione del magazzino (in foto) rappresenta un passaggio fondamentale per raggiungere la piena autonomia nella stagionatura della Dop. Ed era questo, come ha spiegato il presidente Renato Zaghini, che guida anche il Consorzio del Grana Padano, uno degli obiettivi del Caseificio Europeo per razionalizzare la maturazione delle forme prodotte. “Siamo molto soddisfatti di questa scelta, che testimonia la trasformazione e la crescita di questo caseificio cooperativo – ha sottolineato Zaghini–. Crediamo nella possibilità di crescere nonostante questo inarrestabile e pesante aumento dei costi che rende difficile fare impresa”.

Il Caseificio Europeo, fondato nel 1956 tra il Mincio e il Po da trenta allevatori associati che conferivano e lavoravano 30mila quintali di latte, oggi conta nove soci che ne producono circa 450mila l’anno.

Caseificio Europeo: 3,5 milioni di euro per un magazzino completamente automatizzato

Il nuovo magazzino ha richiesto un investimento di 3,5 milioni di euro, comprese le dotazioni di supporto al caseificio. Decisivo, per il buon esito dell’operazione, è stato anche il contributo stanziato dalla Regione Lombardia attraverso il Psr, che ha finanziato il 35% del costo complessivo.

“Si tratta di un magazzino – ha spiegato Zaghini – con un elevato livello di automazione, che consente di alleviare il peso della manodopera in alcune operazioni di movimentazione delle forme. Quello di poter alleggerire il lavoro svolto dal personale è per noi molto importante e dimostra che abbiamo a cuore il lavoro svolto dai nostri operatori sia per assicurare la massima sicurezza sul lavoro che per rendere lo stabilimento ancora più efficiente. Abbiamo, infatti, automatizzato alcuni passaggi per movimentare il formaggio sulle scalere e arrivare al reparto spedizioni in modo più agevole”. Oltre a questo, la nuova struttura è stata realizzata secondo criteri di sostenibilità. “Anche nel magazzino temperatura e illuminazione sono assicurate da un innovativo impianto termico ad ammoniaca che produce, senza sprechi energetici, sia il caldo che il freddo. Come consumi energetici la nostra centrale è in classe A, che rappresenta il massimo di risparmio in uno stabilimento del settore lattiero caseario”. In programma il Caseificio Europeo ha la continuazione di questo percorso di sostenibilità con un nuovo investimento nella produzione di energia da fonti rinnovabili. “Con il Consorzio di tutela come capofila del progetto – ha spiegato il presidente Zaghini – abbiamo partecipato al V Bando dei Contratti di Filiera del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per realizzare un secondo impianto fotovoltaico da un milione di euro sul tetto dello stabilimento”.