Federdistribuzione: consumi in calo, a rischio l’ultimo trimestre dell’anno
“A settembre, l’indice di fiducia dei consumatori stimato da Istat è tornato a scendere dopo il rimbalzo di agosto, raggiungendo lo stesso livello del mese di luglio, a causa del clima di incertezza per la situazione economica generale. Un dato che getta un’ulteriore ombra sulla tenuta dei consumi per l’ultimo trimestre dell’anno, periodo dal significativo valore economico per le imprese della Distribuzione Moderna, soprattutto in vista delle festività. La pressione del caro-energia, che impatta fortemente sull’aumento generale dei prezzi, potrebbe mettere ancora più in difficoltà le famiglie nelle prossime settimane, con il rischio di comprimere ulteriormente il volume dei consumi. Già oggi si registra un maggior orientamento verso scelte di convenienza e risparmio, una tendenza che potrebbe avere effetti negativi sulle filiere d’eccellenza del Made in Italy”. A parlare è Carlo Alberto Buttarelli, direttore ufficio studi e relazioni con la filiera di Federdistribuzione, commentando i dati Istat. Le preoccupazioni del settore della distribuzione moderna sono sempre più pressanti, di fronte a un quadro che si fa ogni giorno più fosco e che continua a indebolire famiglie e consumi. “È urgente un intervento da parte delle Istituzioni con misure volte sia a sostenere economicamente le famiglie, per non compromettere la domanda interna nei prossimi mesi, sia a ridurre l’impatto dei costi energetici per le imprese della Distribuzione, i cui bilanci sono già gravati da molti mesi di rincari delle materie prime e di compressione dei margini per rallentare le ricadute sui prezzi al consumo e tutelare il potere d’acquisto dei consumatori”, conclude Buttarelli.