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Eataly: Bonomi si “pappa” il 52%. Farinetti vende, diventa presidente, e rimborsa il debito

Andrea Bonomi, mediante Investindustrial, rileva il 52% di Eataly, la catena fondata da Oscar Farinetti e famiglia. L’operazione prevede un aumento di capitale da 200 milioni di euro e l’acquisto di una parte delle quote dalla famiglia Farinetti e dai Baffigo/Miroglio. Al contempo, invece Tamburi Investment Partners non cede le sue quote. L’operazione – negoziata da alcuni mesi – permette in primis al gruppo di Oscar Farinetti di rimborsare il debito, oltre a continuare a sostenere le attività di sviluppo. 

Eataly verso il futuro

Nata nel 2003 Eataly è una catena che ormai con 44 negozi dislocato in 15 Paesi: dagli Stati Uniti, agli Emirati Arabi Uniti, senza dimenticare Giappone e Brasile. Grazie all’ingresso di Andrea Bonomi e il conseguente aumento di capitale diventa così possibile azzerare l’indebitamento finanziario netto della società. Investindustrial ed Eataly, in una nota diffusa, spiegano: “L’aumento di capitale è volto a supportare la crescita di Eataly in Italia e nel mondo, tramite l’espansione dei flagship stores su scala globale e tramite lo sviluppo di nuovi formati, e ad acquistare il restante 40% del business di Eataly negli Stati Uniti”. A fronte di questo – in attesa della nomina del nuovo amministratore delegato – Oscar Farinetti assumerà la carica di presidente. L’azienda ha il quartier generale a Monticello D’Alba (Cuneo) e per l’anno 2022 prevede un fatturato di circa 600 milioni di euro. Investindustrial ha una esperienza decennale nel sostenere i marchi con radici europee, e soprattutto italiane, a espandersi. Fondata da Bonomi ha in gestione circa 11 miliardi di euro. Nel settore alimentare il gruppo ha di recente investito oltre 2,5 miliardi di euro, sostenendo lo sviluppo di diverse realtà storiche italiane. Tre i vettori strategici abbracciati con il coinvolgimento di alcune realtà tra cui La Doria, Parker Food Group e, nella ristorazione, la catena di ristoranti Dispensa Emilia.