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Emmi, vendite semestrali a +7,1%. Ma preoccupano energia, prezzi e margini

Il Gruppo svizzero Emmi chiude in crescita il semestre, con un aumento delle vendite del 7,1% rispetto allo scorso anno e un fatturato di oltre 2 miliardi di euro. Risultati conseguiti in un contesto difficile che confermano il percorso strategico intrapreso dall’azienda. Il rafforzamento dell’export, brand differenziati come Emmi Caffè Latte e il lancio di dessert innovativi, nonché la ripresa del business della ristorazione, hanno contribuito principalmente alla crescita organica del 5,4%.

A causa degli aumenti dei prezzi di vendita legati all’incremento dei costi di input, che hanno avuto un effetto ritardato, le vendite sono cresciute più del risultato operativo, con un Ebit di 110,6 milioni di euro e un utile netto di 79,6 milioni di euro. Quanto alle previsioni per la restante parte del 2022, Emmi è allineata con le preoccupazioni che caratterizzano tutto il settore: nessun miglioramento all’orizzonte delle attuali condizioni economiche e geopolitiche, caratterizzate da inflazione, input, costi logistici ed energetici sempre più elevati e la conseguente pressione sui margini. Inoltre, spiega Emmi in una nota, vi sono crescenti rischi di una spirale salari-prezzi, nonché preoccupazioni per i tassi di interesse, la valuta e l’andamento della pandemia. Il più grande fattore di incertezza, ovviamente, è la fornitura di energia.

Gli aumenti dei prezzi di vendita continueranno ad incidere nella seconda metà del 2022. Tuttavia, anche a causa dell’incertezza della domanda dei consumatori nel contesto economico generale, questi non compenseranno pienamente le perdite della prima metà del 2022. Nonostante tutto, Emmi ritiene di essere strategicamente ben posizionata e conferma le sue previsioni a medio termine: per il 2022, una crescita organica dal 5% al ​​6% a livello di gruppo, trainata da costi di input e inflazione più elevati.

In un mercato fortemente competitivo, caratterizzato da una forte pressione sulle importazioni e sui prezzi, intensificato dalla debolezza dell’euro, Emmi prevede uno sviluppo delle vendite organiche stabile o in leggera crescita tra lo 0,5% e l’1,5 % per la divisione Svizzera. Il business internazionale, invece, dovrebbe continuare il suo sviluppo dinamico con una crescita organica nella divisione Americhe dal 10% al 12% e nella divisione Europa dal 6% all’8%.