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Idf: le linee guida per il risparmio energetico nel settore lattiero caseario

Idf pubblica un nuovo report su un tema di scottante attualità: le tecnologie lattiero casearie eco-compatibili e a risparmio energetico. Già disponibili sul sito web Idf, queste linee guida hanno lo scopo di assistere i responsabili e i manager che si occupano della sostenibilità nel miglioramento della gestione dell’energia lungo la filiera lattiero casearia.

Ad oggi, le misure di risparmio energetico in evoluzione sono state incorporate praticamente in tutti i tradizionali processi lattiero caseari, senza compromettere la sicurezza e la protezione degli alimenti. Inoltre, la lavorazione dei latticini richiede relativamente poca energia nel contesto dell’uso globale. Questo è un esempio, spiega la federazione mondiale del latte, di come l’impegno del settore per la sostenibilità sia supportato da misure concrete e attuali.

“La sostenibilità è uno dei quattro pilastri di Idf, e quindi siamo determinati a sviluppare e promuovere pratiche sostenibili lungo tutta la filiera casearia”, afferma Caroline Emond, direttore generale Idf. “Come parte di questo impegno, abbiamo deciso di contribuire attivamente agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Questa non è solo un’espressione di buona volontà, ma un impegno irrevocabile. Le pratiche eco-compatibili e le tecnologie per il risparmio energetico sono molto in linea con questo obiettivo”.

Idf: i contenuti del volume “Eco-friendly and energy-saving dairy technologies”

Il settore della lavorazione dei prodotti lattiero caseari ha dimostrato di essere un convinto utilizzatore di tecnologie per il risparmio energetico, nel corso degli anni. Ad oggi, le misure di risparmio energetico in evoluzione sono state incorporate praticamente in tutti i tradizionali processi unitari, senza compromettere la sicurezza e la protezione degli alimenti. Le tecnologie di lavorazione emergenti, con la loro promessa di un minor consumo di energia, richiedono ulteriori innovazioni per soddisfare l’equivalenza in termini di sicurezza alimentare della pastorizzazione convenzionale. Attualmente, l’attenzione si concentra principalmente sugli sviluppi rispetto alle esigenze di utilità delle aziende di trasformazione del latte. Si stanno aprendo opportunità per espandere le unità di cogenerazione di calore ed elettricità (CHP) per comprendere la trigenerazione (ovvero la refrigerazione oltre al calore, la generazione di elettricità) combinando pompe di calore che sfruttano i principi della refrigerazione ad assorbimento insieme alla cogenerazione per trasformare l’energia di scarto di bassa qualità in calore utile di processo. Gli stabilimenti lattiero caseari con i loro vasti edifici sono adatti per massimizzare il recupero dell’energia solare utilizzando celle fotovoltaiche e le possibilità di risparmio energetico offerte dalla conversione all’illuminazione a Led. Ricerche recenti mostrano che la durata di conservazione dei concentrati di latte può essere notevolmente estesa utilizzando una combinazione selezionata di processi unitari, facilitando così il commercio opportunistico “just-in-time” da impresa a impresa senza ricorrere a ulteriore dispendio di energia dovendo essiccare i concentrati.