Coldiretti pensa alla prova costume. E si dimentica dei formaggi
Di comunicati stampa, si sa, Coldiretti ne sforna almeno uno al giorno. Una vera macchina da guerra per la comunicazione di cui, da sempre, l’associazione ha fatto uno dei suoi grandi cavalli di battaglia. Esserci e parlare, su qualsiasi argomento: dal clima (piove, è allarme – c’è il sole, è allarme), alle gite fuori porta (gli italiani assaltano gli agriturismi. non assaltano più gli agriturismi), ai gusti preferiti di gelato, ai consigli per affrontare il caldo, il freddo e pure il clima mite. Forse, all’appello, mancava solo la prova costume. E i ‘ragazzi’ di Ettore Prandini hanno prontamente rimediato, attirandosi ire e facili ironie di agricoltori e allevatori, per i quali la prova costume è sicuramente un problema lontanissimo da quelli quotidiani.
Tutto serve a far parlare di agricoltura e alimentazione, si potrebbe obiettare. Se da un lato può essere vero, dall’altro non si capisce la necessità di esasperare il tema dieta, ancora più se ci si dimentica di due o tre prodotti che dovrebbero pur essere importanti per una associazione che si occupa di agricoltura e allevamento, come il latte, la carne, i formaggi, il pesce e i salumi. Scrive Coldiretti: “Quasi un italiano su due (44%) teme quest’anno la prima prova costume a causa dell’eccesso di peso, maturato a causa di abitudini alimentari sbagliate ma anche per l’inattività forzata legata ai lunghi mesi di restrizioni e lockdown per la pandemia Covid”. Il comunicato entra poi nel merito del tema nutrizionale e di cosa mangiare (e bere): “Se è scontro tra le diverse proposte dei dietologi per affrontare il sovrappeso, sono invece unanimemente riconosciuti i benefici della dieta mediterranea, con frutta, verdura, pane, pasta, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari”. Non contenta, la confederazione va oltre: “Non a caso la dieta mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2022 davanti alla dash e alla flexariana, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. Una vittoria ottenuta grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui proprio la perdita e il controllo del peso, oltre a salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete”. Non solo, quindi, l’eliminazione dei grassi e delle proteine di origine animale ma anche argomenti legati alla salute su cui, tra l’altro, settori come il lattiero caseario o quello ittico, ad esempio, sono impegnati da tempo, per il grande contributo che questi alimenti hanno e possono avere nella prevenzione e nella corretta nutrizione.
Nel momento in cui una fetta di mondo ha ingaggiato una durissima battaglia, commerciale e culturale, contro le proteine animali, non è certo quello che ci si aspetterebbe di leggere nelle comunicazioni di un sindacato agricolo, cui il tema dovrebbe stare particolarmente a cuore.
Nell’ambito delle diete, quelle estreme hanno sempre mostrato punti deboli nel mantenimento dei risultati ed in alcuni casi nell’indebolimento di alcuni organi. Vincenti sono state le diete equilibrate in cui si agisce sulle quantità pur comprendendo tutti i nutrienti, inclusi quelli di origine animale il cui apporto è fondamentale. L’articolo Coldiretti estremizza molto e l’osservazione di A. Realini rende giustizia: in sintesi, per mantenersi in salute meglio mangiare di tutto ma nella giusta quantità, adeguata all’attività fisica che si svolge.