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L’export di formaggi italiani comincia bene l’anno: +28% a gennaio. I freschi sfiorano il 40%

Comincia decisamente bene il 2022 per l’export lattiero casearie italiano, secondo l’analisi di Clal.it. A gennaio crescono sia valori che volumi, nel confronto con lo stesso mese 2021. Sono ben 103.446, infatti, le tonnellate di prodotto volate verso le tavole di tutto il mondo, con una crescita del 3,4%. Molto bene i valori: l’export complessivo di gennaio ha raggiunto i 441,7 milioni di euro, segnando un aumento in doppia cifra: +26,7%. Un quadro in netta controtendenza rispetto all’export complessivo europeo del settore lattiero caseario che, a gennaio, ha registrato una frenata del 3%.

Scendendo nel dettaglio, i formaggi, nel primo mese dell’anno, registrano un incremento del +28% (41.117 Tons) rispetto a gennaio 2021, così declinato: Freschi +39,2%, Grana Padano e Parmigiano Reggiano +23,3%, Grattugiati +25,7%, Pecorino e Fiore Sardo -2,9%, Gorgonzola +18,4%, Provolone +12,8% e Asiago, Ragusano, Caciocavallo e Montasio +30,8% .

E sono stati proprio i formaggi freschi la locomotiva dell’export nel mese di gennaio, con crescite significative specie verso Ue-27 per 14.654 tonnellate (+47,5%), Uk (1.783 Ton, +19,4%) e Sud Est Asiatico (Giappone, Cina, Corea Del Sud) con 1.389 tonnellate (+21,5%).

Infine, aumentano anche le esportazioni di crema di latte (2.787 Ton, +25%), trainate dalla maggior domanda da parte della Corea del Sud, principale mercato di destinazione.