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Dairy: cala, a gennaio, l’export Ue. Formaggio a -3%

A gennaio, secondo il report Trade Data Monitor analizzato da Assocaseari, le esportazioni dairy di Ue27+Regno Unito (i dati sono ancora aggregati nonostante Brexit, ndr) hanno subito un rallentamento. Continua il calo dell’export di Smp, che scende del -15% nel confronto con gennaio 2021, soprattutto verso la Cina, che ha molto acquistato nel 2021, e i Paesi Mena, mentre crescono le spedizioni verso l’Indonesia (+49% genn.’22/genn.’21). Diminuiscono anche le esportazioni di formaggio, calate del -3% se confrontate con lo stesso mese dell’anno precedente, soprattutto verso Arabia Saudita e Corea del Sud (rispettivamente -29% e -27% genn.’22/genn.’21). Le spedizioni di Fat Filled Products invece sono aumentate del 17% genn.’22/genn.’21, con incrementi notevoli di quelle verso la Nigeria e gli Emirati Arabi Uniti, rispettivamente +42% e +58% genn.’22/genn.’21. In calo anche l’export di crema (-4%) e latte (-16%). Stabile il burro (+1%).

Più frastagliato il quadro delle importazioni. Anche se si tratta di quantitativi molto bassi, l’import di Smp e di lattosio hanno registrato aumenti molto sorprendenti, rispettivamente +125% e + 257% genn.’22/genn.’21. Il lattosio proviene quasi esclusivamente dagli Stati Uniti e da Israele. L’import di Smp norvegese ha segnato un aumento quasi del 600% genn.’22/genn.’21. Netta crescita per l’import di crema (+43%) mentre cala del 2% quello di formaggio.