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Grana Padano: aumento volontario dell’1%, per i caseifici, nel piano produttivo 2022

Il piano produttivo 2022-2024, approvato dall’Assemblea generale del Consorzio di tutela del Grana Padano con il 96% dei consensi, prevede che su richiesta del singolo caseificio sia possibile aumentare dell’1% il proprio riferimento produttivo, nel 2022, versando un contributo “una tantum” per la promozione. “Merito degli straordinari risultati raggiunti dai consumi nel 2021 – ha sottolineato il presidente del Consorzio di tutela, Renato Zaghini (foto) – e delle buone prospettive di crescita delle vendite nell’anno in corso. Per questo, sempre nel rispetto di una crescita equilibrata della produzione, è stato messo a punto un piano produttivo che sarà anche espansivo“. Un sistema che consente ai caseifici di sapere quanto potranno produrre già all’inizio dell’anno, senza che sia necessario attendere la fine per un’eventuale compensazione delle forme prodotte in più o per il pagamento della contribuzione differenziata.

L’assegnazione dell’1% del proprio riferimento produttivo, valido per il 2022, sarà condizionata al versamento di un contributo associativo “una tantum” di 250 euro per ogni forma prodotta in più. Le nuove risorse saranno investite nelle attività promozionali che verranno messe in campo quest’anno per stimolare la crescita dei consumi. Questa maggiorazione, unita al ripristino del quantitativo che era stato decurtato a causa della pandemia, consentirà di partire, nel 2022, con un aumento del 2,2% della produzione complessiva rispetto all’annata precedente.

“Un’altra novità introdotta dal nuovo piano produttivo – spiega il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni – è la riduzione del costo della contribuzione differenziata che servirà a non gravare troppo chi esce, occasionalmente, dal proprio quantitativo di produzione”. Per la prima volta, inoltre, il nuovo piano introduce l’obbligo di indicare i valori di affitto e compravendita delle quote di Grana Padano Dop.