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Gli agricoltori francesi che un po’ s’incazzano, le vacche che attraversano la frontiera per farsi mungere e il vaccino di Eataly: una settimana da social

Il mondo, ancor più di questi tempi, scorre sulle loro pagine. Ci si informa, si discute, ci si diverte, si gioca, si litiga, si compra e persino ci s’innamora. E anche l’universo che ruota intorno all’universo food non fa eccezione, dai prodotti alle discussioni più accese è tutto lì, sui social, croce e delizia del nostro tempo. Questa mini rassegna social, senza nessuna pretesa d’esaurire l’argomento, raccoglie spunti, argomenti di discussione e curiosità accadute nell’ultima settimana sulla piazza virtuale. 

Villaggio agricolo: entrate a vostro rischio e pericolo

Sul gruppo Facebook ‘Idea…latte’ lo posta Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia. E da allora sta facendo il giro dei social, sopratutto nei gruppi di agricoltori e allevatori. E’ il divertente cartello affisso in qualche villaggio agricolo francese, che racconta di un conflitto esploso negli ultimi anni, vale a dire quello tra turisti, spesso, e mondo rurale, e di come si possa provare a capirsi con il dialogo, meglio ancora se condito con un po’ di ironia.

“Qui abbiamo campane che suonano regolarmente, galli che cantano spesso, animali che vivono in prossimità del centro abitato e agricoltori che lavorano per farvi mangiare. Se non lo sopportate, non siete nel posto giusto”, si legge, tra l’altro, sul cartello.

Che sia una buona idea anche per i tanti paesi della campagna italiana?

Se il latte è italiano ma la mucca no. L’origine e tutti i suoi mali

Si è detto tante volte che certi proclami sull’origine – l’Italia è ok, il resto del mondo no – non fanno il bene di nessuno, nemmeno degli italiani. Sul gruppo dedicato alla recensione dei prodotti Smart Esselunga un’utente chiede lumi circa l’origine del latte fresco a marchio. Leggere i commenti di risposta è davvero illuminante di quanto il tema sia poco compreso e di quanto soprattutto lo siano le indicazioni in etichetta oggetto di tante battaglie.

L’etichetta del latte Smart in questione e due commenti, a titolo di esempio

Eataly si fa l’adv col vaccino

Era solo questione di tempo, si sapeva. Il primo a usarlo in maniera esplicita nella sua pubblicità è Eataly, in questi giorni affaccendata tra l’altro nella chiusura di due punti vendita (Bari e Forlì). Stiamo parlando, ovviamente, del vaccino che, come segnala l’editorialista del Corriere Dario Di Vico sul suo twitter, fa la sua prima comparsa in una pubblicità commerciale. Con un gioco di parole che gira da un po’, nel settore caseario, e strizza l’occhio ai formaggi che nella pandemia hanno fatto la parte del leone nei banchi frigo di tutta Italia.