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Domanda sempre ferma, in Italia. In Europa crescite a doppia cifra per la paura di nuovi lockdown

Settimana strana, sentenziano gli esperti di Assocaseari. Nella quale, la cronaca dei bollettini e del mercato trade, in Europa, si intreccia con i dati della seconda ondata del Covid. E’ il Nord Europa, soprattutto, a mostrare un andamento vivace con prezzi, soprattutto per la materia grassa, notevolmente al rialzo. In Germania soprattutto, ma non solo, le vendite della Gdo sono sostenute dal ritorno del fenomeno dell’accaparramento, con aumenti percentuali a doppia cifra. La paura che vengano introdotti dei mini lockdown è un fenomeno che tocca non solo Spagna, Francia e Gran Bretagna, ma anche Germania e Olanda. In Italia, invece, il mercato resta abbastanza fermo e la domanda continua a languire.

Il latte e le materie grasse con il segno più

L’aumento delle materie grasse si evidenzia anche nell’ultima asta Gdt di questa settimana, a dimostrazione del fatto che il fenomeno riguarda entrambi gli emisferi. In Italia l’aumento della materia grassa c’è, ma meno violento di quello avvenuto in Nord Europa anche perché, ad oggi, la disponibilità di materia grassa italiana è estremamente bassa. La crema nazionale di qualità viene trattata sempre sopra il bollettino perché la domanda, sia per la crema che per il latte, si è fatta un po’ più vivace. Il latte crudo, di cui c’è ancora disponibilità, se a inizio settimana veniva trattato ai prezzi minimi del bollettino, ha cambiato corso tra giovedì e venerdì. Latte scremato trattato intorno a 0,20 euro/kg. Sui mercati esteri la panna arriva ad essere offerta anche a 1,96 euro/kg, ma vi sono anche contratti chiusi a 1,90 euro/kg. Il latte crudo viene offerto a 0,44 euro/kg consegnato ma finché c’è merce, in Italia, non interessa nessuno a che prezzo viene offerto. Latte scremato a 0,25 euro/kg ma chiusi anche contratti poco sopra 0,22 euro/kg. 

Burro: giù i bollettini in Francia e Germania

Sorprese, questa settimana, dai bollettini del burro. Nonostante l’aumento della materia grassa in tutta Europa, Kempten ha diminuito il prezzo minimo di 0,10 centesimi, portandolo a 3,35 euro/Kg e lasciando invariato il massimo a 3,55 euro/kg. La Francia ha raddoppiato la diminuzione tedesca calando di 0,19 centesimi e portandosi a 3,38 euro/kg. L’Olanda, sempre razionale, ha lasciato il bollettino invariato a 3,35 euro/kg. Il prezzo medio dei tre bollettini presi in considerazione questa settimana è di 3,393 euro/kg. Ovviamente, con i prezzi della panna a questi livelli è sempre più difficile, se non impossibile, trovare del burro fresco; in compenso il congelato continua ad essere offerto a 3,50 euro/kg, ben al di sopra delle quotazioni dei bollettini, anche se sembra che, oltre la merce giacente allo stoccaggio privato, vi sia molto altro burro stoccato fuori “ammasso” e di cui non si conoscono i quantitativi. Burro di siero trattato intorno a 3,10 euro/kg. 

Le polveri crescono in Francia

Tutte le voci del latte in polvere sono invariate in Germania, un piccolo aumento sull’uso alimentare in Olanda, un aumento un po’ più sostenuto in Francia. Da notare che la Francia aumenta anche il latte intero in polvere che la Germania lascia invariato ma a livelli molto più alti e l’Olanda addirittura lo diminuisce. Da parte dei fornitori vi sono richieste a prezzi un po’ più elevati, quando poi però si va con ordine fermo vengono anche accettati i prezzi di due settimane or sono. Siero in polvere: anche qui la Francia si contraddistingue facendo salire le quotazioni del bollettino che invece restano invariate in Olanda e segnano solo un piccolissimo ribasso per il massimo dell’uso zootecnico in Germania.

In aumento le quotazioni dei duri Dop

Per quanto riguarda i formaggi, in aumento le quotazioni dei formaggi duri Dop nelle principali Borse Merci. Quotazioni medie Ue in aumento per il Cheddar, a 2,99 euro/kg e l’Emmentaler, a 4,88 euro/kg, in calo per il Gouda (3,15 euro/kg) e l’Edamer (3,11 euro/kg).