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Ue: raccolta di latte in calo. L’Italia chiude settembre a -1,7%

A seguito della revisione da parte di Eurostat dei dati sulla produzione belga, passati dal +10% al +3%, la raccolta di latte nella UE per il mese di agosto risulta leggermente negativa, mettendo a segno un -0,1% rispetto allo stesso mese del 2022. Il calo della produzione è proseguito anche a settembre 2023 mese che ha visto volumi che sono stati i più bassi dal settembre 2019. I Paesi in cui la produzione è calata di più sono Francia, con un vistoso -4,8%, Irlanda (-1,9%), Italia, che registra un -1,7%, Paesi Bassi (-1,2%) e Danimarca (-0,5%). Ma non tutta i paesi Ue mostrano risultato al ribasso. La produzione di latte, infatti, continua ad aumentare in Polonia (+0,8%), Belgio (+1%), Spagna (+0,6%) e anche in Germania, che ha chiuso settembre con +0,2%.

Per quanto riguarda la valorizzazione del latte, invece, il formaggio si conferma il prodotto che assorbe la maggior parte della raccolta ed, anzi, è sulla buona strada per stabilire un nuovo record di produzione nel 2023. La produzione di Smp, invece, continua a diminuire a causa del calo della domanda, mentre quella di burro rimane piuttosto stabile. La situazione del calo della raccolta latte coinvolge anche tutti i principali player mondiali che, ad eccezione dell’Australia, a settembre hanno visto contrarre la propria raccolta di latte. Globalmente il caso è dello -0,6% nel confronto con settembre 2022. I volumi cumulativi, tuttavia, rimangono superiori ai livelli del 2022 (+0,4% vs. stesso periodo 2022), grazie soprattutto alla forte produzione di inizio anno.

Negli Usa la diminuzione dei capi di bestiame da latte allevati continua ad essere il principale fattore che influenza la produzione, in calo per il quarto mese consecutivo. La raccolta neozelandese è leggermente diminuita ma, in termini stagionali, la produzione sta migliorando.